Raddoppiate le gomme lisce e non conformi oltre il 15%
Si e' appena conclusa a Roma la conferenza stampa relativa
ai risultati "VACANZE SICURE", giunta quest’anno alla sua
undicesima edizione.
A commentarli il Direttore del Servizio Polizia
Stradale Giuseppe Bisogno ed il Direttore di Assogomma Fabio
Bertolotti.
diciamolo subito:
La campagna VACANZE SICURE, frutto della storica collaborazione tra il Ministero dell’Interno Servizio Polizia Stradale e le Associazioni dei produttori e dei rivenditori di pneumatici, quest’anno ha riscontrato un trend fortemente negativo su tutti gli aspetti controllati. Il risultato è un abbassamento drastico dei parametri di sicurezza delle gomme degli italiani. Rappresentando l’unico punto di contatto tra il veicolo ed il suolo questo dato è molto preoccupante per la sicurezza stradale in generale.
Oltre 9.000 i controlli effettuati in 7
regioni (Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise,
Lazio e Liguria) tra metà maggio e metà giugno che sono stati
elaborati su modello del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di
Torino.
Le regioni coinvolte rappresentano circa il 27% del parco circolante nazionale e le principali direttrici del traffico nord-sud costiero, sia tirrenico sia adriatico. Dal 2003 ad oggi sono oltre 130.000 i controlli specifici su strada, lungo tutto lo stivale, per sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza del pneumatico come elemento di sicurezza attiva.
I dati raccolti e analizzati sono
allarmanti
perché dicono che la percentuale di vetture che circolano
con gomme lisce è passata dal 3,03% dello scorso anno al 5,63% di
quest’anno con addirittura numeri a 2 cifre in Campania e Molise
(10,14%).
Con gomme lisce ed asfalto bagnato, la
frenata si allunga fino al doppio del normale, ed è una tra le prime
cause di tamponamento.
Il numero di pneumatici danneggiati
visibilmente sui fianchi si attesta al 3,83%. Questo dato è
altrettanto preoccupante perché il pneumatico danneggiato
visibilmente, associato al sottogonfiaggio, può portare al cedimento
strutturale, comunemente indicato come scoppio del pneumatico,
proprio quando le temperature sono elevate come in questi giorni e
generalmente in estate. Il rischio è alto soprattutto se si
considera che oltre il 50% degli automobilisti viaggia con gomme sottoponiate.
Assogomma e Federpneus ricordano che soprattutto in
vista dei lunghi viaggi e degli esodi estivi con auto sovraccariche e
alte temperature, è fondamentale ripristinare la corretta pressione
presso uno degli oltre 5.000 gommisti sul territorio che offrono
gratuitamente questo servizio. È utile ricordare di controllare
anche lo stato e la pressione della ruota di scorta oltre che le
gomme di roulotte, camper e carrelli appendice.
La non omologazione si attesta al
2,32%. Da sottolineare in questo caso il fenomeno della Liguria al
5,01%, più del doppio della media, con una punta sopra il 10% di
Genova, che già nelle indagini degli anni passati presentava numeri
molto più alti di quella nazionale. Grazie ai numeri raccolti
dall’iniziativa VACANZE SICURE, ci fu un approfondimento di
indagini che portarono anche al sequestro di pneumatici non omologati
in arrivo ai porti liguri.
Anche la non omogeneità per asse è
cresciuta e si attesta al 3,41% mentre la non conformità alla carta
di circolazione è al 2,85% con punte del 4%, ad esempio in Friuli
Venezia Giulia. A rendere chiaro l’aumento esponenziale del
fenomeno, basti ricordare che nel 2013 la percentuale era dello
0,85%. Non omogeneità e non omologazione dimostrano come
l’automobilista adotti soluzioni di ripiego per motivi sicuramente
economici, senza però considerare l’aumento del rischio per la
sicurezza stradale. Per legge gli pneumatici dello stesso asse devono
essere identici, la ratio di questa disposizione è tecnica ed è
dettata da considerazioni di sicurezza stradale.
In forte aumento anche il numero di
vetture controllate che montavano ancora gomme invernali in mesi
estivi che è al 17,18% con picchi vicini al 30% nelle Marche e in
Basilicata. Con temperature estive elevate, il pneumatico estivo
riduce lo spazio di frenata su asfalto asciutto fino al 25% rispetto
all’invernale, mentre su asfalto bagnato, la differenza è circa
del 18% sempre a favore dell’estivo. Importante sottolineare che
dei pneumatici invernali montati, i 2/3 sono marcati col pittogramma
alpino per condizioni invernali severe. Inoltre il 5% dei pneumatici
invernali montati non era conforme a quanto riportato in carta di
circolazione.
Quest’anno 309 vetture sulle oltre
9.000 controllate (3,41%) presentavano un equipaggiamento non
omogeneo. Il che vuol dire che avevano sullo stesso asse gomme
diverse per marca e/o modello/misura, oppure montavano due invernali
e due estivi. Questo equipaggiamento misto estivi/invernali non è
vietato dal Codice della Strada ma è sconsigliato dalla Direttiva
del Ministero dei trasporti del 30 gennaio 2013.
L’indagine ha dimostrato ancora una volta che
-più una macchina è
vecchia e maggiori sono le sue non conformità relative ai
pneumatici. L’età media delle automobili controllate dalla Polizia
Stradale è risultata essere ben al di sotto della media nazionale,
cioè 7 anni e 10 mesi.
- inoltre, in una situazione come quella
italiana, è da guardare con grande preoccupazione la mancanza di
revisione, indice inequivocabile di mancata manutenzione, che anche
quest’anno cresce, e si attesta al 7,09% contro il 5,68% rispetto
all’anno precedente. Un punto percentuale, traguardato sui numeri
del parco circolante italiano, equivale a 370.000 veicoli, quindi il
15% di vetture con non conformità relative ai pneumatici si traduce
in oltre 5 milioni di autoveicoli non conformi per le sole gomme.
- se poi si aggiunge anche la mancanza di
revisione i veicoli non conformi sarebbero oltre 7,5 milioni.
“Nonostante i dati ACI ISTAT
indichino lievi cali previsionali nell’incidentalità stradale
(-1.62%) – dice Fabio Bertolotti Direttore di Assogomma – siamo
convinti che il trend virtuoso si stia invertendo ed i risultati di
questa indagine non possono che confermarlo, come anche altre
autorevoli fonti, quali ad esempio le Assicurazioni, affermano.
Se
poi sono corrette le stime di un calo del 18% delle percorrenze, ne
deriva che purtroppo gli incidenti stradali, sia mortali sia con
feriti, non sono affatto in calo, ma bensì in aumento. Bisogna
correre ai ripari e, vista la crisi, permettere agli automobilisti di
mettere in deduzione le spese di manutenzione e di acquisto di
prodotti che favoriscano la sicurezza stradale, come i pneumatici,
così come si fa già da tempo per le ristrutturazioni.”
“I risultati della campagna VACANZE
SICURE evidenziano come siano ancora troppi i conducenti che
circolano con pneumatici lisci o danneggiati e che utilizzano
pneumatici non omologati. – ha commentato Giuseppe Bisogno
Direttore del Servizio Polizia Stradale – Gli strumenti che abbiamo
a disposizione per contrastare questa tendenza passano attraverso un
impegno a 360 gradi:
nella prevenzione, nei controlli,
nell’informazione, per promuovere un nuovo approccio culturale di
legalità sulle strade. Non si tratta solo di evitare la sanzione
pecuniaria, in gioco vi è un interesse certamente superiore: la
nostra e l’altrui sicurezza. In questo senso dobbiamo continuare a
richiamare l’attenzione degli utenti sull’importanza di una
attenta manutenzione del veicolo, pneumatici in primis, per viaggiare
sicuri. L’obiettivo è quello di contrastare gli incidenti stradali
e con questo limitare la sofferenza umana e i costi sociali”.
I numeri dell’edizione 2015 di
Vacanze Sicure
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