Il 2012 è stato l’anno di lancio
della Peugeot 208, prima in Europa, poi, a partire dal secondo
semestre, sui mercati internazionali; all’inizio del 2013 sarà
presentata anche in Russia e Brasile. Ne sono già state vendute
221.000 dal lancio, di cui quasi il 10% in Italia.
Ma una 208 è già comparsa in alcuni
Paesi asiatici, fino alla Mongolia.
Si tratta della 208
con cui Andrea Baldi, Davide Brizzi e Giulio Chini hanno partecipato
al Mongol Rally, raggiungendo il traguardo di Ulaanbaatar (in
italiano “Eroe rosso”).
Il Mongol Rally
Si tratta di un raid all’antica, in
cui unici premi in palio sono la soddisfazione di arrivare a
destinazione e la gioia di aver contribuito concretamente ad un
grande progetto di solidarietà. Prima della partenza, infatti, ogni
team in gara ha consegnato agli organizzatori del raid almeno 1000
sterline (circa 1300 euro) che sono stati devoluti a Lotus
Children, una ONG internazionale che si occupa di fornire
supporto scolastico e sanitario ai bambini mongoli e alle loro
famiglie.
Ma l’impegno dell’equipaggio
“azzurro” è andato oltre. Infatti, Peugeot Italia ha messo
all’asta la 208 utilizzata nel raid e il ricavato ha integrato la
somma raccolta da Andrea, Davide e Giulio, devoluta a Medici senza
Frontiere, organizzazione già sostenuta negli anni passati dal
Leone.
Il raid è durato 25 giorni per portare
i tre intrepidi viaggiatori da Milano a Praga, poi in Turchia,
Azerbaijan, Turkmenistan, Uzbekistan, Kazakistan e, infine, dopo
14mila chilometri, all'antica capitale del Paese dell’Estremo
Oriente.
La Peugeot 208
Per consentirle di affrontare al meglio
i 14mila chilometri del percorso, la maggior parte dei quali
costituiti da piste sterrate e da strade poco più che tracciate, la
208 “Mongol Rally” è stata sottoposta ad alcuni interventi
mirati di rinforzo. Gli ammortizzatori, con steli e pistoni
maggiorati e con molle rinforzate, erano ad azoto, con serbatoio del
gas in ergal separato per facilitare lo smaltimento del calore che,
combinato con il maggior volume dell’olio, assicura la costanza di
rendimento.
Poi, il sottoscocca
è stato protetto con piastre in alluminio ed è stato aggiunto uno
speciale portapacchi tubolare imbullonato al padiglione. La dotazione
della 208 è stata infine integrata da piastre in compositi per
l’eventuale disincagliamento.
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