Donne nei motori con le due ruote!
Fate largo arriva RACHEL HENTSCH! è bastato un assaggio alla prima gara ora è vittoria! "esausta, ma felice"
Cari amici di She Motori avevate già letto il resoconto di Rachel alla sua prima gara al Campionato Regionale di Enduro 2015 p.s. il reportage della prima gara a qs link
http://shemotori.blogspot.it/2015/03/donne-nei-motori-lei-rachel-al.html#more
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ora un nuovo appuntamento, con tutti i dettagli e porta una vittoria!
Rachel ancora non ci crede perché inizia a raccontarmi proprio così:
"Ho aspettato il tempo che pubblicassero la classifica
ufficiale, per essere certa del risultato sperato e anche perché…
mi devo tutt’ora pizzicare per essere sicura di non sognare!
Infatti sono molto felice di aver conseguito il successivo step della
mia personale scalata verso il progresso, raggiungendo il traguardo
che mi ero prefissata, che era di terminare la gara ma non solo:
stavolta senza andare fuori tempo massimo."
Partiamo dalla partenza Rachel, qualche nuova quota rosa?
"Alla partenza quindi
dell’interregionale Abruzzo-Lazio-Molise svoltasi a Nocciano (PE)
eravamo 148 piloti iscritti, di cui 3 partecipanti femminili. Che
emozione e che gioia stare finalmente in mezzo a qualche altra donna!
Un sentimento misto, di naturale e soggiacente rivalità, ma quasi
immediatamente superato da un irrefrenabile impulso di complicità.
Dell’ una, già sapevo qualcosa
perché l’avevo vista in elenco nella categoria Lady, sul sito
Apediesel delle iscrizioni online. Era Camilla Ferzacca, giovane
promessa del fuoristrada abruzzese, munita di un KTM 125 a 2 tempi.
Già la scelta di moto lasciava presagire una “rivale” che
sapesse il fatto suo. Infatti percorrere oltre 100km a cavallo di una
moto così leggera, su di un percorso che comprendeva anche, oltre
alle prove speciali cronometrate, dei lunghi tratti di trasferimento,
non era sicuramente la scelta più scontata né più facile. Il 125 è
estremamente maneggevole ma anche molto stancante da portare per
lunghi tratti.
L’altra donna era nientemeno che
Cristina Marrocco, di cui tanto avevo sentito parlare in quanto già
Campionessa Italiana e veterana dell’ambiente gara, e che era
comparsa a sorpresa la mattina stessa. Infatti l’avevo sentita
spesso menzionare dai miei amici enduristi, piloti e non. In rete
avevo letto di lei come Campionessa Assoluta all’Europeo 2013
nonché pilota selezionata per la Sei Giorni 2013 tenutasi in
Sardegna, e che solitamente prendeva parte agli Italiani e agli
Europei. Insomma, una figura di massimo rilievo nel panorama
dell’enduro femminile."
E' stato subito feeling?
"Ed eccoci scambiare due chiacchiere nel
cortile del bellissimo castello medievale di Nocciano, dopo aver
recuperato le moto dal parco chiuso e mentre stiamo in attesa della
chiamata per la partenza. I numeri di gara ci sono stati assegnati in
deroga al solito metodo che si basa sui precedenti conseguimenti
sportivi, che normalmente vede assegnare il numero minore a chi ha
maggiore anzianita’ di agonismo e/o punti classifica. Quindi con
logica forse inversa, a Cristina va il 753, a me il 752, mentre a
Camilla viene assegnato il 751.
Sulla linea di partenza si deve partire
a coppie (e non a trio come alle gare precendenti), per via della
rampa del castello. Cristina quindi partira’ dopo di noi, a
distanza di 1 minuto, e naturalmente dopo neanche un chilometro ci
passera’ in un fruscio. Sono quindi accanto a Camilla sulla linea
di partenza, l’emozione e’ forte, non sono mai del tutto pronta
quando ci consegnano le tabelle che sono da custodire bene e che
dovremo restituire a fine gara (a Bussi e Graffignano con la pioggia
mi si riducevano a straccetti irriconoscibili: stavolta ho il
marsupio). La tensione sale e diventa intollerabile con il countdown
degli ultimi secondi, non si puo’ accendere la moto nemmeno un
secondo prima del “via”, e ho sempre il dubbio che potrebbe non
partire.
ore 10:50 - Rachel e Camilla sulla rampa di partenza- Nocciano |
Andiamo alla gara, raccontaci!
"Con lo scattare del via, il respiro si
libera, diventa un sospiro di sollievo e inizia per me la fase piu’
faticosa, quella durante la quale devo farmi forza per dare un senso
alla mia presenza, per aver lottato e per aver difeso l’opportunita’
di esser qui. Durante la fase di riscaldamento dei muscoli tutto pare
piu’ affaticante e dopo pochi chilometri gia’ si arriva alla
prima prova speciale. Difficile trovare il giusto equilibrio tra
spostarmi veloce e risparmiare le forze, il tempo che ci danno sul
giro e’ molto di piu’ del solito (abbiamo 2 ore e 20 minuti per
chiudere ogni giro) e quindi mi lascio trarre in inganno: imposto
un’andatura troppo moderata e tengo poco margine, infatti poi
chiudo il primo giro gia’ con un lieve ritardo e pochissimo tempo
per fiatare. Lascio dall’inizio che sia Camilla a fare strada, per
osservarla: noto che ha un bel passo scattante, un’ottima postura,
e apre con grinta e disinvoltura il gas. L’inesperienza e forse
l’emozione la portano a fare qualche caduta, la prima e’ una
brusca curva verso sinistra, in contropendenza, nel bosco. L’istinto
mi ordina di fermarmi per aiutarla a rialzare la moto, invece devo
limitarmi a chiedere “tutto ok?” al passaggio, e poi proseguire
perche’ siamo in gara e ogni istante e’ prezioso per ciascun
concorrente. Lei con la sua guida veloce e fluida mi ripassera’
piu’ volte, per incastrarsi piu’ avanti e poi sparire dal giro
(tecnicamente si dice “ritirarsi”), come e’successo a me, alla
mia prima gara.
PS1 (Prova Speciale 1) – il fettucciato di Nocciano |
Nel corso del primo giro, dunque,
accumulo ritardo: cadute, errori di percorso, tempi di percorrimento
palesemente sottovalutati. Il fettucciato? Imbarazzante, e’ un
aspetto su cui devo lavorare perche’ ho totale mancanza di
esperienza in campo e non mi viene affatto naturale. Data la
circostanza posso anche sorvolare, perche’ non mi servono i tempi
sulle prove speciali per conseguire punti campionato, pero’
enduristicamente parlando e’ un ambito che mi riprometto di
sviluppare. La linea (l’enduro test) e’ tutt’un salitone veloce
e largo, con alcune curve da “bobbare”, e si può fare
decisamente più veloce. La Marrocco mi passa come un siluro piu’
volte, infatti lei dopo le prove speciali si ferma perche’ se lo
puo’ permettere.
All’inizio del secondo giro sono
entrata nel “flow”: l’adrenalina scorre, mi sento forte,
felice, coraggiosa e capace. Ma i problemi tecnici sono in agguato.
Sicuramente il carburante rimasto e’ insufficiente per terminare la
gara, non posso rischiare quindi perdo minuti preziosi (che si
aggiungono al ritardo) per fiondarmi al gazebo ad aggiungere miscela.
Al gazebo non c’e’ nessuno dei nostri. Per l’agitazione me ne
verso addosso la meta’. Mi e’ saltato un raggio della ruota
posteriore e rimane inesorabilmente attorcigliato intorno al mozzo:
rallentando la marcia sento il rumore di ferraglia, ma non riesco a
liberarlo a mani nude. Che fare? Un pilota mi passa, mi grida di non
farci caso e di continuare cosi. All’improvviso la gara sembra
infinita. Non sono sicura di voler tentare il 2° round. Mi sento
stanca. Smarrita. A corto di forza di volonta’. Pero’ penso “non
posso mollare adesso, non ora, dopo esser arrivata fin qui.”
A meta’ del secondo giro, la mia moto
va in surriscaldamento, e’ finita l’acqua del radiatore. E’ un
rumore sgradevole e che conosco bene. Impossibile aggiungervi l’acqua
dal mio “camelback”, l’ho riempita di integratori e sali
minerali per scongiurare i crampi. La Ferzacca non si vede più. La
Marrocco neanche. Ai guadi ho dei momenti di esitazione: fermarmi,
per cercare di raccogliere acqua con le mani da versare nel
radiatore? Troppo dispendioso di tempo. Al punto controllo
successivo, la salvezza. La mia preghiera silenziosa ma fervente ho trovato risposta: il Commissario di gara ha un po’ d’acqua da
cedermi, e la speranza si riaccende: forse, forse, ce la posso ancora
fare. DEVO farcela, se sono arrivata fin qui! Rincuoratissima,
riparto dal punto controllo con nuovo vigore.
Verso la fine, pero’, di nuovo tutto
sembra infinito. Non capisco più nulla dei tempi, non riesco
mentalmente ad aggiornare la mia tabella di marcia coi riporti dei
ritardi, lancio occhiate ebeti al mio orologio ma la matematica e’
momentaneamente spenta in me. Vado e basta: poi vedremo. Faremo i
conti dopo. L’importante ormai e’ semplicemente chiudere la gara
e sperare di aver fatto bene.
Giunta all’arrivo vado a consegnare
il cartellino. Non ho idea del mio risultato. Ma credo di avercela
fatta. Aspettando i risultati mi stendo sull’erba davanti al
castello, esausta ma felice. Comunque vada, ho vinto la mia gara
personale, ho fatto un passo in piu’ nel mio percorso di crescita.
Aspettando la premiazione: esausta ma felice! |
Arrivano gli ultimi piloti a chiudere
la gara di quelli che hanno dovuto fare 3 giri, passa il tempo
necessario per calcolare i risultati finali e poi ha inizio la
premiazione. Quando e’ la volta della classe Lady, ho il cuore in
gola, ci chiamano partendo dalla terza classificata, Camilla viene
acclamata per l’esordio in casa e poi chiamano me per il secondo
posto. Cristina sale sul gradino piu’ alto della classe Lady, ma
con dei tempi sulle speciali che fanno rabbrividire molti uomini.
Da Nocciano mi porto via l’emozione
nuova di aver gareggiato con altre donne, nonche’ un esempio a cui
ispirarmi: Cristina Marrocco. Lei e’ la prova vivente del livello
cui mirare, lavorando con tenacia e dedizione. Bello sentire la stima
e l’incoraggiamento degli uomini. Bello sentirsi parte del team
Fango & Asfalto Palombara Sabina, e vivere i momenti pre e post
gara al paddock con gli amici. Bello vacillare, dubitare, doversi
buttare e rischiare. E soprattutto, bello superare le proprie paure
scoprendo nuove potenzialita’. Stringo forte la mia targa di 2°
classificata e guardo gia’ alla prossima gara, tra poco meno di un
mese: Colleferro!
Podio classe Lady – Nocciano 1° classificata Cristina Marrocco, 2° classificata Rachel Hentsch, 3° classificata Camilla Ferzacca |
Dettagli "tecnici"
Motoclub Organizzatore: Lupi del Cigno
numero di piloti alla partenza: 148
partecipanti femminili: 3
tipologia gara: interregionale Abruzzo / Lazio /Molise
3 giri da 56km ciascuno (2 giri per le classi AM, AUS, Lady e 50)con 2 CO (Controlli Orari)
2 PS (prove special) a giro: Cross Test da 3,5km + Enduro Test da 3,5km
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