E’ un esordio positivo;
vincente, ma sofferto, quello di Suzuki nella nuova stagione del
Campionato Italiano Cross Country Rally. L’Italian Baja 2014 ha
rimarcato ancor più le peculiarità di gara dura e incredibilmente
incerta, nel caso in cui avesse avuto bisogno di rafforzarne
l’immagine. Competizione che ha eguali in nessun altra parte del
mondo: costellata da guadi e pietraie in fiumi al limite della
praticabilità. In questo particolare contesto, da finalizzatori
della meticolosa preparazione tecnica, Lorenzo Codecà e Bruno
Fedullo sanno scegliere le migliori traiettorie, individuare i
passaggi meno insidiosi, sfruttare le caratteristiche del loro Grand
Vitara 3.6 V6 T1 adattando il ritmo di gara al layout dei settori
selettivi.
E’ grazie al formidabile equipaggio
che Suzuki ha ottenuto una vittoria importante: alla capacità dei
tecnici di risolvere in brevissimi tempi le inevitabili usure di
piccoli particolari meccanici, che la vittoria conseguita assume il
valore dell’eccezionalità. Le premesse all’Italian Baja facevano
ben sperare: Codecà andava al comando della gara Tricolore dopo aver
segnato il miglior crono nel settore Prologo, quindi chiudeva la
prima tappa al quarto posto dopo essere stato autore di una eclatante
rimonta dalle ultime posizioni dove era scivolato per una foratura ed
aver perso tempo prezioso nel cavare d’impaccio l’esordiente
compagno di squadra, Andrea Dalmazzini.
Il campione milanese ha infatti chiuso
il primo giro sui due lunghi settori selettivi, trainando il giovane
emiliano dopo che un forte impatto ha causato la rottura della
campana del cambio al suo Grand Vitara. Il pesante ritardo così
accumulato è stato poi progressivamente annullato con il pronto
aumentare del ritmo che Codecà e Fedullo hanno dato alla corsa, che
ha permesso loro di scalare la classifica sino a farsi trovar pronti
a raccogliere la leadership, quando Elvis Borsoi ha pagato del
ritardo nell’ultimo settore selettivo. “Per vincere serve una
squadra affiatata, tecnicamente preparata, un mezzo competitivo ed…un
equipaggio all’altezza, Suzuki ha messo in campo tutto questo
all’Italian Baja e, con un pizzico di fortuna, siamo riusciti a
risolvere una situazione che avrebbe potuto aver altro esito. Spiace
per Borsoi, l’avrebbe meritata ampiamente la vittoria, purtroppo
queste sono le gare” Gara di studio per Andrea Dalmazzini che, in
coppia a Daniele Fiorini sulla seconda Grand Vitara schierata, in
versione 2.7 V6 T1, nelle prime tappe ha affrontato con grinta il
tracciato, impattando duramente sulle pietraie. Nella terza e ultima
tappa, l’emiliano ha corso con maggiore accortezza e raggiunto il
traguardo.La prova d’apertura della quindicesima edizione del
Suzuki Challenge ha ricalcato in parte l’andamento della gara
assoluta, caratterizzata anche dalle prestazioni offerte dai
trofeisti al volante delle Grand Vitara 1.9 DDiS.Sono gli elbani
Alberto Spinetti e Lara Giusti ad aggiudicarsi la prova del
monomarca, centrando al contempo la terza piazza assoluta
dell’italiano e vincendo la classifica del T2. Alle spalle dei
toscani, s’è piazzato l’inedito equipaggio formato dal
garfagnino Andrea
Luchini e il navigatore torinese Piero
Bosco, entrambi al rientro in gara dopo anni di lontananza dalle
gare, ma ancora accreditati di buon passo gara, che gli ha permesso
di centrare la seconda piazza, seppur con qualche segno sulla
carrozzeria.
Sesto assoluto del CI Cross Country s’è
piazzato il romano Massimo Mancusi, risultando terzo tra le Suzuki di
serie e nel trofeo, seguito da un veloce, ma sfortunato Andrea Lolli
e da un ancor sfortunato Armando Accadia. L’esperto pilota
milanese, con all’attivo la partecipazione a tutte le quindici
edizioni del Suzuki Challenge, s’è visto privare della seconda
piazza nel trofeo, terza assoluta, restando imbrigliato
nell’impegnativo guado che aveva rallentato in precedenza
Bordonaro.
Assoluta CI Cross Country Rally: 1.
Codecà-Fedullo (Suzuki New Gran Vitara) in 4’02’15; 2.
Colombo-Catarsi (Mitsubishi L200) a 48”; 3. Spinetti-Giusti (Suzuki
Vitara) a 9’07”; 4. Borsoi-Rossi (Mitsubishi Pajero) a 1h36’14”;
5. Luchini-Bosco (Suzuki New Gran Vitara 1.9 DDiS) a 1h41’29”; 6.
Mancusi-Castellani (Suzuki Gran Vitara DDiS) a 1h42’58”; 7.
Salvi-Salvi (Mitsubishi Pajero) a 2h00'46”; 8. Lolli-Forti (Suzuki
Vitara) a 4h12’41; 9. Accadia-Darchi (Suzuki Nuovo Gran Vitara) a
7h02’37”; 10. Biasion-Briani (Mitsubishi L200) a 9h17’30.
Classifica provvisoria: 1. Codecà
punti 39; 2. Colombo 26,7; 3. Spinetti 26; 4. Borsoi 19,5; 5. Luchini
14,3.
Nessun commento:
Posta un commento