Michael, imbianchino
Ruben, proprietario di un negozio di
biciclette
Mariella, proprietaria di un bistrot
con i suoi amici d’infanzia
Ecco gli “sponsor
per un giorno” dell’Udinese, vincitori di “Dacia Sponsor Day”,
il concorso lanciato lo scorso settembre dalla casa automobilistica,
che ha messo in palio la sponsorizzazione della squadra bianconera.
C’è un’Italia
che non si arrende. C’è una parte di Paese intraprendente e
tenace, anche se nascosta e non sempre facile da individuare, che ha
deciso, rischiando, di farsi carico del proprio destino e impegnarsi
per cercare di trasformare una difficoltà in opportunità, una
passione nel mestiere della propria vita. Provando a realizzare, pur
tra mille difficoltà, un sogno comunque “possibile”.
Questa Italia,
giovane e dinamica, ha i volti di Michael,
Ruben, Mariella e i suoi soci Marco, Lorenzo e Yari. Sei ragazzi, per
tre storie di “ordinario successo”, che tuttavia mai avrebbero
potuto pensare di arrivare, un giorno, ad anche solo immaginare di
essere conosciuti da milioni di persone. Invece è proprio quello che
succederà.
Michael, Ruben
e Mariella con Marco, Lorenzo e Yari sono infatti i vincitori di
“Dacia Sponsor Day”, il concorso con il quale Dacia, in
collaborazione con Udinese Calcio, ha regalato la possibilità a
piccoli imprenditori e professionisti di diventare main sponsor della
squadra bianconera. Concretezza, solidità, dinamismo e razionalità.
Ma anche la capacità di raggiungere i loro obiettivi senza sprechi e
fronzoli, sono le caratteristiche che accomunano Ruben, Michael,
Mariella e i suoi soci. Gli stessi valori che ispirano e continuano
ad alimentare la partnership vincente tra Udinese Calcio e il marchio
Dacia del Gruppo Renault. Per tre importantissime partite del girone
di andata, infatti, Dacia main sponsor dell’Udinese Calcio, resta
negli spogliatoi per lasciare il posto più prestigioso sulla maglia
dei calciatori bianconeri proprio a loro, ai vincitori di questo
singolare concorso, con le loro storie di vita e di lavoro.
Domenica 27 ottobre,
nell’importantissima partita contro la A.S. Roma, prima in
classifica, è Michael Nino, imbianchino di Villadossola (VB) a
vivere da protagonista il più grande palcoscenico sportivo italiano.
Giovanissimo,
26 anni, da 6 percorre ogni giorno col suo furgone in lungo e in
largo la Val D’Ossola e le valli vicine. “E’ un territorio
montuoso – racconta - e i clienti non sono sempre facili da
raggiungere. Per questo – sottolinea - già alle 6 di mattina c’è
la sveglia che suona e con il mio braccio destro, il furgone intendo,
arrivo ovunque ci sia bisogno di imbiancature, verniciature, lavori
in cartongesso. Eppure il percorso scolastico intrapreso da Michael
avrebbe fatto presagire un mestiere diverso. Studia Agraria e a
conclusione del quinto anno diventa Perito Agrario. “Tra le prime
esperienze - ricorda - un periodo di stage svolto in un maneggio.
Certo, mi piace il lavoro all’aria aperta. Non ce l’avrei fatta
in un ufficio o in fabbrica. Ma quella non era la mia strada. Mi
piacciono i colori, lavorare anche con la fantasia”. Così,
guardando i genitori, Michael dice “Io ci provo. Semmai, chiudo. Di
imbianchini in zona ce ne sono. Ma non così tanti e fantasiosi come
me”. Ma nella sua vita, una grande passione: il calcio. “Sono
difensore centrale, gioco in Promozione, nel Piedimulera. Non ce l’ho
fatta da giocatore e ora non posso credere di entrare in uno stadio
di serie A da sponsor di una squadra come l’Udinese”. E se non
riusciva a crederci lui, figuriamoci i suoi amici e compagni di
squadra. Abituati ai continui scherzi di Michael, come l’ultimo
“quando ho chiamato facendo la parte di un produttore di un noto
talent show”, non gli hanno creduto quando ha detto loro che
sarebbe stato lo sponsor del club friulano. Ma stavolta è tutto vero
“e dovrò offrire a tutti una pizza. Ma va bene. Essere sulle
maglie dell’Udinese, nel giorno della partita contro la Roma,
ripaga di tutti gli sforzi, dei sacrifici fatti”.
Domenica 3 novembre,
a prendere il posto di Dacia sulle maglie dei campioni bianconeri
nella partita Udinese-Inter, sarà invece Ruben Ferrari, ironia della
sorte, tifoso milanista.
In
quest’appuntamento, le quattro ruote lasceranno il posto alle due
ruote. Infatti, l’azienda di Ruben, tutta centrata sull’emergente
business delle biciclette, prenderà il posto di Dacia sulle maglie
dell’Udinese. 34 anni, nato a Tione di Trento (TN), Ruben ha
infatti da sempre la passione della Mountain Bike. Una passione che,
dopo tante vicissitudini, ha saputo trasformare nel suo mestiere. A
Bagolino in provincia di Brescia, a pochi chilometri dal piccolo
paese di Bondone (TN) in cui vive, Ruben ha messo su “facendo i
salti mortali - racconta - un piccolo negozio di vendita e
riparazione di biciclette”. Un lavoro che ha imparato sul campo
facendo, come spesso accade, di necessità virtù iniziando “con le
piccole riparazioni che da solo provvedevo a fare alle mie bici. Le
stesse - dice - utilizzate nei 2 Campionati Italiani Endurance a cui
ho partecipato e nelle altre gare nella mia carriera da ciclista”.
Ma correre in bici difficilmente può diventare un lavoro con cui si
vive. Meglio ripararle. E ancor di più venderle. Così, dopo i tanti
lavori fatti, cambiati e qualche delusione incassata “giungo ad un
bivio e dopo dieci anni passati a fare il tipografo decido di
prendere in mano la mia vita. E decido di trasformare la mia passione
nel mio lavoro”. Tanta è la professionalità, continuamente
alimentata con corsi di formazione e aggiornamento, la dedizione e la
passione che Ruben mette nel suo lavoro, che alcuni suoi clienti sono
disposti a fare anche un’ora di macchina per raggiungere il suo
negozio. Allo stadio Ruben non è mai stato “tranne che per un
Trofeo Berlusconi, tantissimi anni fa” a vedere il suo Milan. E mai
avrebbe immaginato di entrarci, praticamente per la prima volta,
dall’ingresso principale, quello degli spogliatoi, con il nome del
suo negozio “Red Bike” stampato sulle maglie di Antonio Di Natale
e Luis Muriel che giocheranno, domenica 3 novembre, un particolare
derby, tutto dedicato a Ruben, contro i nero azzurri rivali da sempre
della sua squadra del cuore.
Domenica 24
novembre, nella partita Udinese-Fiorentina,
sarà infine la volta di “Grandma”, il bistrot romano di un
gruppo di giovani ragazzi, amici fin dall’infanzia.
Mariella De
Guglielmo, 28 anni, è l’unica donna di
un gruppo di quattro amici che, dopo aver condiviso gli anni della
scuola e dell’adolescenza nel quartiere romano di Monteverde, hanno
deciso di diventare anche soci, aprendo al Quadraro Vecchio, storico
quartiere nella zona sud della Capitale, un piccolo Bistrot dalle
mille sfaccettature: il “Grandma”. Trasferitasi da piccola da
Milano a Roma con la famiglia - “i miei genitori sono del Sud e
volevano semplicemente riavvicinarsi un po’ alla loro terra
d’origine” – Mariella è l’unica non romana del gruppo. Ha
studiato fashion design e lavorato come responsabile degli
allestimenti e vetrinista per diversi brand. Ma la passione e il
talento di Mariella col tempo vanno ad incastrarsi, come i pezzi di
un puzzle, con le ambizioni e gli interessi di Marco, 27 anni,
Lorenzo e Yari, 30 anni entrambi, creando quel concentrato di musica,
arte e buona cucina che darà vita, in un perfetto equilibrio tra
tradizione e innovazione, al locale dei loro sogni. Il “Grandma”
nasce nel dicembre 2011, dopo 5 mesi di ristrutturazione di un locale
da anni abbandonato, che questi 4 ragazzi hanno ricostruito da soli,
con le loro mani e la loro fantasia. Un bistrot, ma anche un luogo di
incontro, studio e lettura. Dove il pane è quello fatto in casa. E
la birra, è quella che Yari, appassionato di gastronomia
artigianale, ha sperimentato e fatto da sé. Per poi proporla ai
clienti del bistrot. Con un evidente risparmio e la possibilità di
offrire prodotti di qualità ad un prezzo ragionevole. “Offriamo
buona musica, ospitando gruppi emergenti, e la cucina ereditata dalla
tradizione delle nostre nonne, a cui il nome Grandma fa esplicito
riferimento. Fino ad oggi non eravamo tifosi di calcio – racconta
Mariella – ma di certo in una delle pareti del locale troverà un
posto d’onore la maglia dell’Udinese con il nostro nome”.
“È gratificante
pensare – afferma Francesco Fontana Giusti, Direttore
Comunicazione e Immagine Renault Italia – che delle piccole realtà
imprenditoriali possano emergere e farsi notare grazie ad
un’iniziativa lanciata dalla nostra azienda: “Dacia Sponsor Day”.
Nelle prossime tre partite dell’Udinese contro la Roma, l’Inter e
la Fiorentina apparirà il nome di ciascuno dei tre vincitori sulle
maglie dei giocatori, mentre noi restiamo in panchina. Questo darà
una visibilità nazionale alle loro attività commerciali. Ci
auguriamo che quest’opportunità, unica nel suo genere, permetta a
ciascuno di loro di espandere ulteriormente il proprio business com’è
stato per Dacia in questi ultimi anni”.
“Ringraziamo la
Dacia – dichiara il Presidente
dell’Udinese Calcio Franco Soldati – per essere al nostro fianco.
Lo spirito che ha animato questa straordinaria iniziativa ci ha
colpito e per noi è motivo di grande soddisfazione essere i primi a
proporre un nuovo modo di intendere la sponsorizzazione.
Un’idea innovativa che apre nuove strade e assume un significato
molto profondo in questo periodo di crisi economica. Dare ad un
piccolo imprenditore la possibilità di farsi conoscere al grande
pubblico attraverso il calcio di serie A, è un’opportunità dal
valore inestimabile. Complimenti alla Dacia per l’idea e
complimenti alle aziende che hanno creduto in questo progetto e hanno
partecipato con entusiasmo al concorso”.
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