Il weekend del
22-23 giugno, l’ex circuito di Formula Uno di Brands Hatch, a sud
est di Londra, ospiterà i festeggiamenti della MINI Cooper S, che fu
presentata per la prima volta nella primavera del 1963. Il MINI
Festival attirerà migliaia di appassionati delle Mini classiche e
della MINI attuale.
Oltre a musica dal vivo, a mostre di automobili e
ad attività inerenti a MINI, le gare con veicoli sia d’oggi sia
storici costituiranno un momento speciale.
Al centro del
Festival organizzato a Brands Hatch, troviamo l’ottava, nona e
decima tappa della serie britannica MINI Challenge, nonché numerose
gare dedicate alle Mini classiche e alle MINI attuali. Sviluppata
mezzo secolo fa appositamente per le gare in pista, quella che allora
era la più potente versione della Mini classica è diventata uno dei
veicoli di maggiore successo nella storia delle gare
automobilistiche. Il campione di Formula Uno Niki Lauda vinse le
prime gare della montagna della sua carriera al volante di una Mini
Cooper S e la piccola vettura britannica, negli anni Sessanta, passò
da una vittoria all’altra sui circuiti europei.
Ma fu sugli
sterrati e sul ghiaccio che divenne una leggenda: la Mini Cooper S
vinse la classifica assoluta nel Rally di Montecarlo tre volte:
nel
1964, nel 1965 e nel 1967.
Tutto ciò fu merito della perfetta
collaborazione tra il creatore della Mini Alec Issigonis e il
progettista di auto sportive John Cooper. Dalla prima presentazione
nel 1959, le dimensioni compatte della Mini, il suo peso contenuto,
la nuova configurazione del motore, del cambio e della trasmissione,
nonché la tecnologia innovativa delle sospensioni furono il
risultato di una guida incredibilmente agile. John Cooper si rese
conto ben presto che c’era del talento sportivo a cui attingere e
fu per sua iniziativa che la versione denominata Mini Cooper fu
lanciata sul mercato appena due anni dopo la presentazione della
versione originale della piccola e rivoluzionaria vettura, con una
potenza portata a 55 CV. A quest’aumento di potenza, Issigonis e
Cooper risposero preparando insieme la fase successiva: la MINI
Cooper S nacque due anni più tardi.
Seguendo un principio
testato e collaudato delle gare automobilistiche, nel nuovo modello
le camere di combustione del motore 4 cilindri furono ingrandite per
conferire un ulteriore aumento di potenza. Con la corsa mantenuta
costante, fu aumentato al massimo livello possibile l’alesaggio e
rinforzato il fissaggio della testata. La cilindrata era di 1071 cc,
poco inferiore al limite previsto per le gare della sua categoria. Il
motore dimostrò anche una maggiore erogazione di potenza,
raggiungendo il massimo di 70 CV a 6.200 giri/min. Allo stesso tempo,
il sistema frenante della Mini Cooper S fu anch’esso ottimizzato
per adeguarsi al potenziale sportivo della vettura: con dischi di
maggiore diametro e un’unità servoassistita, fu pronto a gestire
la maggiore potenza. Era arrivata l’ora di cercare le vittorie
nelle gare.
Nella sua versione moderna, la MINI Cooper S
continua dal punto in cui era rimasta la sua leggendaria antenata –
sia come base per l’auto destinata al MINI Challenge, sia come
simbolo del massimo divertimento di guida su strada. Il motore 4
cilindri turbo dell’attuale MINI Cooper S sviluppa 135 kW/184 CV
con una cilindrata di 1,6 litri. L’erogazione spontanea della
potenza e l’efficienza esemplare le hanno fatto guadagnare
riconoscimenti in tutto il mondo: soltanto alcune settimane fa, il
suo motore è stato dichiarato il migliore nella sua categoria di
cilindrata per la terza volta consecutiva in occasione
dell’International Engine of the Year Awards.
Al MINI Festival
di Brands Hatch saranno rappresentate tutte le generazioni per
gareggiare in una gara ad handicap e per trovare la più sportiva
MINI Cooper S dei cinque decenni. Vi sarà anche una mostra di
veicoli da corsa e da rally storici ed attuali, comprese la
vincitrice del Rally di Montecarlo del 1964 e la MINI ALL4 Racing al
volante della quale Stéphane Peterhansel ha vinto il Rally Dakar
quest’anno.
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