Il primo obiettivo è
raggiunto con il ritorno di Alpine in competizione. Annunciata l’8
marzo, questa partecipazione alla 24 Ore di Le Mans 2013 in categoria
LMP2 ha permesso di misurare l’inarrestabile sostegno del pubblico.
In pista, Tristan
Gommendy, Nelson Panciatici e Pierre Ragues hanno raggiunto il
traguardo. Rallentati da un inizio di corsa complicato, con due
interventi del team Signatech Alpine in pit lane, sono poi passati
dal cinquantunesimo al quindicesimo posto nella classifica generale
finale, e al nono posto in categoria LM P2.
Prova dell’efficacia
dell’équipe Signatech Alpine, una giuria ha consegnato il 38°
Premio ESCRA (Ecole Supérieure du Commerce des Réseaux de
l’Automobile – Scuola superiore del commercio delle reti
automobilistiche) per la migliore assistenza tecnica della 24 Ore di
Le Mans ai meccanici Michaël Bimont, Pierre Gaches, Benoît Hamel e
Denis Motot, capo vettura. Il premio era già stato attribuito
all’équipe Renault Alpine, vincitrice nel 1978.
«La prima certezza
è la qualità della nostra équipe», sottolinea Philippe Sinault,
Team Principal di Signatech Alpine. «Il lavoro effettuato in queste
ultime settimane, e ancor più in queste 24 Ore, è stato
eccezionale. Siamo fieri di vedere i nostri meccanici premiati da una
giuria. È importante, perché è con loro che vogliamo costruire il
futuro. Abbiamo anche potuto valutare il desiderio del pubblico di
veder continuare la storia di Alpine. La corsa è stata moralmente
difficile. Abbiamo dimostrato di avere un grande potenziale. La
frustrazione è stata attenuata dal bel recupero realizzato: dovevamo
dimostrare di cosa siamo capaci! Ma solo la vittoria è bella, e
faremo tutto il possibile per raggiungere questo nuovo obiettivo il
più rapidamente possibile!».
Nelson Panciatici:
«Penso che siamo stati efficaci. I tempi al giro mostrano che
eravamo in linea. Sono ovviamente deluso del risultato finale. Il mio
ultimo turno è stato il più difficile, ma non avevamo più niente
da giocarci. Abbiamo un potenziale con questa équipe e l’Alpine
A450… Lo abbiamo dimostrato!».
Tristan Gommendy: «È
stata un’edizione particolarmente difficile. Abbiamo commesso
qualche piccolo errore, non siamo rimasti nel plotone durante la
prima parte della corsa. Abbiamo fatto il massimo per ritornare in
gara. È alla fine della corsa che mi sento meglio e che posso
correre di più. Il mio ultimo turno è stato realmente gradevole.
Credo di essere rimasto circa tre ore nell’auto, ma conserveremo un
ottimo ricordo di questa edizione, che segnava il ritorno di Alpine a
Le Mans!».
Pierre Ragues:
«Credo che sia stata l’edizione più difficile delle sette cui ho
partecipato. Non ho fatto neanche un turno senza pioggia. Le
condizioni della pista cambiavano costantemente. Per il ritorno di
Alpine a Le Mans, le condizioni avrebbero potuto essere più
favorevoli! Dovevamo assolutamente arrivare al traguardo, soprattutto
dopo i problemi che abbiamo avuto all’inizio della corsa. Per
quanto mi riguarda, ho fatto il massimo, ma sono un po’ deluso e
frustrato, perché le nostre ambizioni per il podio erano
raggiungibili».
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