Presentata a Milano La Compagnia dell’Automobile e il suo programma.
Ospite di Regione Lombardia e con la
presenza dell’Assessore allo sport ed alle Politiche Giovanili
Antonio Rossi, del Consigliere Regionale Carolina Toia si è tenuto
a Milano a Palazzo Pirelli il convegno: L’automobilista si
mobilita. La Regione Lombardia in pole position.
E’ stata l’occasione per la
Compagnia dell’Automobile per presentarsi e aprirsi ufficialmente a
tutti i cittadini come una organizzazione che intende impegnarsi per
la difesa degli automobilisti e motociclisti.
Sono intervenuti come relatori anche i
rappresentanti ufficiali di Associazioni quali UNRAE, ANFIA,
Federauto , Confartigianato Motori e Shell che hanno illustrato la
natura e le iniziative delle rispettive organizzazioni e le
problematiche sulle quali sono attualmente impegnate per lo sviluppo
del settore.
Intervento di Marcello Pirovano,
Presidente della “Compagnia dell’Automobile” al convegno:
“ L’AUTOMOBILISTA SI MOBILITA LA
REGIONE LOMBARDIA IN POLE POSITION”
Entro subito in argomento non senza
aver ringraziato Regione Lombardia per l'ospitalità che
automaticamente si traduce in sensibilità per gli argomenti che
andremo a trattare ciascuno dal suo angolo di visuale e grazie quindi
a tutti i convenuti per i contributi di cui saranno portatori e che
insieme andremo a trattare.
Io devo e voglio raccontarvi cos'è la
Compagnia dell'Automobile, come e perché è nata e cosa si
propone. Tutto nasce un paio di anni fa quando un gruppo di
giornalisti dell'auto, in piena crisi del settore, ritiene che tra le
cause della difficile situazione un peso non secondario abbiano,
ovviamente con altre cause, due elementi.
E cioè: la cattiva informazione
figlia di una comunicazione che cambia, sicuramente non in meglio, a
velocità supersonica, e l'indifferenza delle Istituzioni incapaci
di individuare e mettere in atto misure correttive e di sostegno.
Inoltre il cittadino automobilista o
motociclista - rispettivamente 34 e 9 milioni circa - viene
continuamente penalizzato da tasse, balzelli e tributi dalle
Amministrazioni centrali e locali che ne prosciugano le finanze senza
nessuna contropartita in servizi, strutture e sicurezza. Per non dire
di una burocrazia asfisiante e costosa.
L'esigenza che si prospetta evidente è
dunque duplice. In primo luogo dobbiamo impegnarci, noi giornalisti
per primi, per garantire un'informazione completa (non bastano 140
caratteri per raccontare un nuovo modello) e lo stesso impegno
dobbiamo mettere per togliere all'auto tutte quelle negatività
frutto spesso di preconcette posizioni ideologiche.
Non accettiamo più, noi automobilisti
e motociclisti, di essere considerati solo il bancomat dei Comuni e
del Fisco o, peggio, degli irresponsabili che, per il semplice fatto
di utilizzare l’auto o la moto, sono colpevoli di ogni danno
all’ambiente.
E questo sulla base di una convinzione,
che non ammette smentite, che la mobilità individuale è un
diritto sacrosanto a fronte anche di mancanza di alternative del
trasporto pubblico. Basta chiedere ai pendolari ed agli utenti di
certi trasporti urbani.
Non può quindi aspettare
ulteriormente la possibilità, per quei 43 milioni di cittadini
motorizzati, di far sentire direttamente la propria voce e far valere
i propri diritti anche in virtù dei numeri e del peso sociale che
rappresentano.
Sono sicuro che gli altri relatori
spiegheranno con solidi argomenti il valore socio- economico del
comparto auto nel suo insieme e il suo peso sullo sviluppo
dell’economia e sulla salvaguardia e crescita dell’occupazione.
Ecco perché da semplice gruppo di giornalisti specializzati si è
posta la necessità di aprire la Compagnia a tutti gli automobilisti
e motociclisti. Cosa che, per altro, veniva sempre più spesso
richiesta da singoli cittadini e associazioni.
L’idea di una organizzazione forte e
rappresentativa, oltre tutto, non è nuova. L’aveva già lanciata
Gianni Mazzocchi il mitico fondatore di Quattroruote nel 1964 ed una
associazione analoga esiste ed opera efficacemente in Francia. Si
chiama “45 millions d’automobilistes responsables et
raisonnables” e sa farsi ascoltare dalle istituzioni e dai centri
decisionali.
Da oggi, quindi, non più un club di
addetti ai lavori ma, una seria, organizzata, rappresentativa e
libera forza di opinione e pressione capace di incidere su decisioni
che riguardano la nostra vita e lavoro.
Per farci ascoltare è pronto un
programma/manifesto che nei suoi punti salienti si trova nella
documentazione e sul quale possiamo anche aprire insieme un primo
esame. Tutte cose concrete, spesso anche a saldo positivo per il
Fisco. Vi invito a leggerlo con attenzione e a farci avere tutti i
suggerimenti che considerate migliorativi.
In qualche caso sono questioni,
richieste e iniziative sulle quali sono naturalmente impegnati anche
altri gruppi organizzati o associazioni e al dialogo con queste forze
noi della Compagnia siamo pronti o abbiamo già aperto contatti in
uno spirito di collaborazione e confronto.
In questa direzione ci impegniamo a
lavorare per migliorare e rendere meno onerosa la vita del cittadino
automobilista e motociclista attivandoci, come trovate nel programma
operativo, su cinque direzioni di intervento: Case costruttrici,
Società Assicuratrici, Istituzioni, Petrolieri e Società
Autostradali.
Cinque aree di intervento, come cinque
dita di una mano (la trovate stilizzata nella locandina del
manifesto) pronta a stringere tante altre mani che vorranno aiutarci
in queste difficili battaglie. Che vogliamo vincere.
Dopo questa prima parte di carattere
generale prendo ancora qualche minuto per illustrare, a titolo di
esempio e di impegno - alcune delle iniziative che intendiamo
attivare nei confronti dei cinque interlocutori principali che
abbiamo indicato.
1) Alle Case costruttrici chiediamo di
innalzare la garanzia a cinque anni dato il livello di qualità
sempre più alto della qualità costruttiva e tecnologica dei nuovi
modelli, tanto che alcuni sono già offerti con limiti più alti
dei normali 3 anni
2) Alle Società Assicuratrici
chiediamo tariffe scontate in proporzione alle tecnologie di
sicurezza attiva, passiva e preventiva presente sull’auto e che
rendono meno numerosi e meno costosi gli incidenti.
3) Ai Petrolieri chiediamo di allineare
i prezzi dei carburanti in autostrada a quelli praticati dalla
normale rete stradale.
4) Alle Società Autostradali
chiediamo congrui abbonamenti per percorsi abituali (pendolari -
trasportatori) e sconti sui pedaggi in presenza di tratti interessati
da troppo tempo a lavori che annullano le caratteristiche di
sicurezza e velocità di percorrenza di certi tratti.
5) Alle Istituzioni chiediamo la
decadenza delle accise di scopo sui carburanti allo scadere delle
cause che le hanno introdotte. La detraibilità di parte delle spese
di acquisto di una vettura nuova più sicura ed ecologica. Le auto
aziendali considerate come strumenti di lavoro e quindi con una
detrazione più in linea con la media europea. Programmi di scuola
guida più completi da parte delle Scuole Guida per il rilascio
della patente. L’educazione stradale nelle scuole. Il rafforzamento
della Polizia Stradale.
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