Una spedizione composta da 15 Cherokee
ha affrontato l’emozionante “Jeep® Experience - Moab 2015”,
l’annuale appuntamento organizzato da Jeep nella cittadina di Moab,
nello Utah, tra le bellezze naturali del wild West e soprattutto del
magnifico off-road trail naturale che si snoda nel Canyonland.
Primo giorno
Provenienti dai quattro angoli della
Terra, gli ospiti del “Jeep® Experience - Moab 2015” si sono
dati appuntamento al ranch Sorrel River situato sulle sponde del
fiume Colorado, 27 chilometri sopra un ampio canyon e perfettamente
in linea con l’ambiente in cui ci si trova. La denominazione Sorrel
ricorda il manto dei cavalli Quarter Horse americani, lo stesso
colore delle spettacolari montagne di roccia che circondano la
proprietà.
La sistemazione è spartana, in puro stile wild West, e il territorio circostante è di rara bellezza tanto che qui sono state ambientate numerose produzioni hollywoodiane: dai western di John Wayne, come Ombre Rosse e Rio Grande, ai kolossal d’azione come Indiana Jones e l’Ultima Crociata, oltre al road movie Thelma & Louise.
Riflettori puntati sull’azzurra Jeep Chief, che rende omaggio agli anni Settanta e allo stile di vita dei surfisti della West Coast, e sulla Jeep Staff Car, progettata come tributo ai veicoli militari Jeep che hanno fatto la storia del marchio. Con esse anche la Renegade Desert Hawk, perfetta per le avventure nel deserto e la Grand Cherokee Overlander tagliata su misura per gli appassionati delle spedizioni via terra, come dimostra anche la tenda sul tetto. Infine, spazio all’aggressiva Wrangler Red Rock Responder capace di attraversare i territori più impervi della Terra.
La sistemazione è spartana, in puro stile wild West, e il territorio circostante è di rara bellezza tanto che qui sono state ambientate numerose produzioni hollywoodiane: dai western di John Wayne, come Ombre Rosse e Rio Grande, ai kolossal d’azione come Indiana Jones e l’Ultima Crociata, oltre al road movie Thelma & Louise.
Riflettori puntati sull’azzurra Jeep Chief, che rende omaggio agli anni Settanta e allo stile di vita dei surfisti della West Coast, e sulla Jeep Staff Car, progettata come tributo ai veicoli militari Jeep che hanno fatto la storia del marchio. Con esse anche la Renegade Desert Hawk, perfetta per le avventure nel deserto e la Grand Cherokee Overlander tagliata su misura per gli appassionati delle spedizioni via terra, come dimostra anche la tenda sul tetto. Infine, spazio all’aggressiva Wrangler Red Rock Responder capace di attraversare i territori più impervi della Terra.
Secondo giorno
Sveglia e colazione all’alba, un
rapido brief tecnico sulle rive del fiume e la carovana è pronta a
partire. Prima tappa l’Hells Revenge Trail, uno dei percorsi più
emozionanti di tutti gli Stati Uniti che si estende per 10,5
chilometri di saliscendi lungo le Slickrock Fin, a est della città
di Moab. Qui è indispensabile un solo requisito: non soffrire di
vertigini. Si perché si viaggia tra rocce a strapiombo, a destra e a
sinistra, e la concentrazione è sempre al massimo. Non a caso è un
percorso off-road di estrema difficoltà, consigliato solo ai
guidatori molto esperti e dotati di veri veicoli 4x4.
Le versioni Limited adottano
il sistema “Jeep ® Active Drive II” con marce ridotte mentre le
versioni Trailhawk dispongono del “Jeep ® Active Drive Lock” con
gestione della coppia, marce ridotte, bloccaggio dell'asse posteriore
e Selec-Speed Control che mantiene la velocità preimpostata anche
quando si affrontano salite e discese impervie. In più, su tutte le
vetture c’è il sistema di gestione della trazione Selec-Terrain –
esclusiva del marchio Jeep – che sulle versioni Trailhawk prevede
la modalità Rock che, attivata insieme alla funzione “4WD -Low”,
passa alle marce ridotte e sfrutta il Rear Differential Lock che
blocca il differenziale posteriore: non esiste ostacolo che non possa
essere superato.
Terminato il duro Hells Revenge Trail
la carovana Jeep si dirige su una strada sterrata verso il Belvedere
di Dome Plateau che regala un panorama emozionante con spettacolari
arcate naturali e una bellissima veduta del fiume Colorado. Dopo
una veloce sosta, le 15 Jeep Cherokee riprendono il raid superando un
ambiente meno roccioso e più verdeggiante. In alcuni tratti la
vegetazione lascia spazio al deserto dove la carovana si snoda
sinuosa, come un rettile, sul suolo assolato e arido. Merito dei
potenti motori, il Tigershark da 2,4 litri e 177 CV e il
Pentastar V6 da 3,2 litri e 272 CV, entrambi abbinati all’innovativo
cambio automatico a nove marce.
La strada ora è pianeggiante e il
terreno non è difficile. Entra così in gioco un’esclusiva che
Jeep Cherokee per prima ha portato nel segmento: il dispositivo di
disconnessione dell'asse posteriore che, in modo automatico e fluido,
permette di passare alla trazione a due ruote motrici assicurando
maggiore efficienza in termini di consumi. Si arriva alle “Wind
Caves", così chiamate per il fischio acuto udibile al loro
interno, poste in una delle ultime aree incontaminate dell’Altopiano
del Colorado. La zona è conosciuta come un “deserto ad alta
quota”, con altitudini che variano da 1.100 a 2.200 metri, dove
estati torride si alternano a inverni rigidi. Ed è questa la zona
scelta per la notte in pieno stile Jeep.
Terzo giorno
L’indomani, ancora una volta, la
sveglia segue i ritmi della natura. Quando l’alba rischiara le
tende, i partecipanti al “Jeep® Experience - Moab 2015” sono
pronti a riprendere il viaggio. Tanti twist, tanta roccia, più o
meno difficile, e ancora tanta sabbia e polvere: un percorso meno
faticoso ma altrettanto suggestivo con cui si conclude questo viaggio
all’insegna del claim “Go anywhere, do anything”.
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