Smessi la tuta ed il casco di pilota
ufficiale del Leone, sostituiti da grembiule e cappello da chef,
Michele, cuoco per passione e per professione, si è esibito sul
Bistrot du Lion mettendo in mostra le proprie doti culinarie e il suo
amore per la cucina regionale del Piemonte, sua terra natale.
Bistrot du Lion “dispiega le ali”,
raddoppia la propria dimensione e si trasforma in un vero anfiteatro
e in un ristorante mobile.
Michele Tassone: “Prima dei motori la
cucina è stato il mio grande amore.
Resisterle è stato difficile,
anzi impossibile viste le circostanze che hanno accompagnato la mia
adolescenza. Perché per un ragazzino di dieci anni, cresciuto tra i
profumi ed i sapori del bar alimentari della madre, cedere alla
genuinità dei prodotti di casa è stata cosa alquanto ovvia. E le
scelte da prendere negli anni a venire non potevano che essere legate
ad un istituto alberghiero, giusto per affrontare un percorso
lavorativo alimentato da una passione autentica e ben radicata. E'
nato così questo amore per la cucina, in modo naturale e quasi del
tutto scontato». Un amore che ha cementificato anche il rapporto
sentimentale ... «Già, perché oggi mi ritrovo a cucinare nella
trattoria della mia fidanzata.
E' qui, assieme a lei che mi sono
accorto di quanto sia fondamentale condividere la propria creatività
con la clientela. Saperla promuovere nel modo migliore ... ecco,
credo sia questo l'imperativo di ogni vero cuoco. La cucina che amo
è questa, genuina ed accattivante. Qualità che apprezzo anche
quando mi trovo lontano dal mio Piemonte, magari per impegni
agonistici, attratto dai prodotti tipici locali.
Perché alla
bontà, qualche volta, bisogna pure saper cedere.... Alla bontà,
ma non agli avversari in gara. Quelli cerco sempre di cucinarli a
puntino. Gli ingredienti? Semplici come le mie ricette: piede
pesante,concentrazione ed, ovviamente, una
Peugeot 208 R2!”.
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