Per dieci
giorni farà bella mostra di sé la Maserati Alfieri, presentata lo
scorso marzo al Salone di Ginevra.
La Alfieri è una concept realizzata
per il centesimo anniversario Maserati, che esplora l'eredità
stilistica del marchio e ne anticipa il futuro linguaggio di
design. E’ contraddistinta da linee straordinarie e porta il
nome del più eminente dei fratelli Maserati, Alfieri, che fondò
l’azienda a Bologna cento anni fa.
La Alfieri è una 2+2 con
un’impostazione ancora più sportiva dell'attuale GranTurismo, come
da vero DNA Maserati. Oggi è un esemplare unico, ma in funzione del
notevole successo riscosso fin dalla sua presentazione, questo
prototipo è destinato a diventare un nuovo modello della gamma
Maserati nei prossimi anni. Proprio in quest’ottica, la Alfieri è
stata ideata come una concept che ambiva a diventare realtà; è
stata subito realizzata come vettura perfettamente funzionante, con
un approccio costruttivo reale e innovativo.
La forma e lo stile sono gli elementi dominanti, con un frontale lungo e basso, la calandra che integra le alette verticali concave, gli avveniristici gruppi ottici anteriori e tridimensionali posteriori, il cui disegno segue armoniosamente la spalla dell'auto e, in combinazione con i condotti dell'aria sottostanti modella un grintoso retrotreno in puro stile racing. Immancabili gli stilemi Maserati: il tridente al centro della calandra e il logo sul montante posteriore, l’orologio ovale nella consolle centrale, i cerchi forgiati con razze che evocano sempre il tridente, le caratteristiche tre prese d’aria sui parafanghi laterali.
La forma e lo stile sono gli elementi dominanti, con un frontale lungo e basso, la calandra che integra le alette verticali concave, gli avveniristici gruppi ottici anteriori e tridimensionali posteriori, il cui disegno segue armoniosamente la spalla dell'auto e, in combinazione con i condotti dell'aria sottostanti modella un grintoso retrotreno in puro stile racing. Immancabili gli stilemi Maserati: il tridente al centro della calandra e il logo sul montante posteriore, l’orologio ovale nella consolle centrale, i cerchi forgiati con razze che evocano sempre il tridente, le caratteristiche tre prese d’aria sui parafanghi laterali.
E’ appena arrivata al MEF una delle tre
Maserati 8CTF costruite, “sorella” di quella che nel 1939 e 1940
vinse la mitica 500 Miglia di Indianapolis con alla guida Wilbur
Shaw, sponsorizzata Boyle Special, oggi appartenente al museo del
circuito.
La 8 Cilindri Testa Fissa fu una delle
prime monoposto da corsa realizzate sotto la proprietà della
famiglia Orsi, in tre esemplari tuttora esistenti; si trattava di un
progetto completamente nuovo con motore formato da due monoblocchi
separati da 4 cilindri ciascuno, che si differenziava dalle altre 8
cilindri Maserati da competizione che l’avevano preceduta. Parliamo
della 8CM (8 Cilindri Monoposto), un’auto di grande successo con la
quale corse Tazio Nuvolari e della V8 RI (Ruote Indipendenti): una
spinta da un 8 cilindri monoblocco, mentre l’altra da un inedito
propulsore a V, che ne ha fatto la prima Grand Prix con motore V8.
Tutte progettate da Ernesto Maserati.
La 8CTF fu la macchina da corsa che
consentì a Maserati di ottenere una sensazionale doppietta a Indy,
mai eguagliata da altra casa costruttrice italiana, e un prestigio
straordinario in tutto il mondo. Eredità importante ancora oggi
negli Stati Uniti, che rappresentano il primo mercato per la Casa del
Tridente. Achille Varzi, Peul Pietsch, Felice Trossi, René Dreyfus,
furono tra i piloti che guidarono gli altri due telai, ora
appartenenti a collezioni private.
Ebbene, il MEF espone in questo periodo
tutti e tre le monoposto con motore 8 cilindri. Non capita tutti i
giorni di poter ammirare tre esemplari di 8 cilindri Maserati
d’ante-guerra … e vedere come questa eredità sfocia ora nella
futuristica Alfieri.
Nessun commento:
Posta un commento