Infiniti annuncia oggi che uno studente
di ingegneria di nazionalità britannica ha vinto il
concorso indetto a livello mondiale che come premio offre una
opportunità quanto mai unica: una carriera nella squadra di Formula
Uno, Campione del Mondo, Infiniti Red Bull Racing.
I 12 finalisti giunti da ogni parte del
globo, si sono ritrovati nel Regno Unito per una tre giorni
intensissima che ha decretato il vincitore dell’Infiniti
Performance Engineering Academy: William Priest da Chesham,
Buckinghamshire; oltre a lui due concorrentii dagli Stati Uniti
hanno partecipato alla vittoria.
William (23), è stato giudicato da una
giuria di Ingegneri specializzati di Infiniti e dal Team di F1,
guidata dal leggendario designer di auto di F1 ™ e “Chief
Technical Officer” Adrian Newey. Come sappiamo, recentemente è
stato annunciato che Newey assumerà un ruolo più ampio che
riguarderà progetti speciali di Red Bull Technology. Oltre ad
essersi aggiudicato un contratto di lavoro di 12 mesi con uno
stipendio molto interessante a partire da settembre, il vincitore
(William Priest) avrà incluso nell’offerta un alloggio in Gran
Bretagna e un auto aziendale Infiniti. Un contratto degno di un
manager.
William studia Ingegneria Meccanica
presso l'Università di Exeter e ha maturato una significativa
esperienza avendo lavorato come ingegnere di pista con il team
Touring Car TH Motorsport britannico, e iniziato a familiarizzare con
Infiniti Red Bull Racing dopo aver trascorso due settimane nel
reparto progettazione e design della Squadra di Formula Uno Campione
del Mondo.
William è stato selezionato per
partecipare alla finale della Infiniti Performance Engineering
Academy tra oltre 1.500 partecipanti dalle 100 migliori università
di ingegneria al mondo. Ha affrontato, per tre giorni, una
serie di sfide-approfondimenti-test. Materia di confronto
l’ingegneria delle vetture da strada e le vetture da corsa,
approfondimenti tenutisi nel Techinical Centre di Infiniti a
Cranfield, UK e presso l’ Infiniti Red Bull Racing a Milton Keynes,
Regno Unito.
Le “sfide” includevano compiti
pratici di progettazione, esami scritti, interviste e complessi
esercizi di gruppo per testare l’ abilità tecnica, il lavoro di
squadra e il comportamento e il rendimento sotto pressione. Una delle
prove si basava sull’esperienza in prima persona come ingegnere di
pista, lavorando fianco a fianco con il quattro volte campione del
mondo e Director of Performance di Infiniti, Sebastian Vettel, nel
simulatore della squadra.
Nessun commento:
Posta un commento