Quanti di voi si ricordano il Circuito Stradale del Mugello?
Un vero e
proprio patrimonio per l’umanità motoristica.
Stiamo parlando di "passione" a tutto "rombo"
Era la strada a fare
da circuito, il rombo dei motori rimbalzava tra i contrafforti, le
macchine sfrecciavano davanti all’uscio di casa. Le corse
diventavano qualcosa di famiglia, entravano in mezzo alla gente.
Creavano mito e ammirazione.
A Scarperia, sabato 26 aprile per i
Cento anni del Circuito Stradale del Mugello è sembrato davvero di
fare un tuffo nel passato. Mugello Relives 100 ha consegnato ai
numerosi appassionati un pezzo di storia e autentiche icone del
volante.
L’iniziativa firmata da Motorproject e Club Prato Ruote
Classiche in collaborazione con il comune di Scarperia e San Piero a
Sieve e il Paese delle Corse ha riportato indietro con la memoria,
regalando un evento straordinario per la portata dei personaggi che
l’hanno frequentato e reso unico per i racconti e le emozioni che
ha saputo suscitare.
Come il corteo storico che si è snodato lungo i
62,10 del percorso complessivo e ha avuto il suo punto più alto al
Passo della Futa dove si sono riuniti tutti i grandi. Da Nino
Vaccarella a Sandro Munari, da Arturo Merzario a Gijs Van Lennep.
Ognuno con la propria storia da raccontare e sempre pronti a
stringere mani, farsi fotografare da un nugolo di appassionati ai
quali luccicavano gli occhi.
«C’era un ambiente indescrivibile,
tanta passione, uno straordinario serpentone lungo lingue d’asfalto
che hanno mantenuto intatto tutto il loro fascino». In splendida
forma, inapputabile e carismatico, Nino Vaccarella ha raccontato la
grande saga del Mugello Stradale. Lo chiamavano il Preside Volante.
Ha vinto ovunque. «La vittoria che ho conquistato qui al Mugello nel
1968 è davvero indimenticabile. Fu anche il primo trionfo dell’Alfa
che tornava alle corse. È uno dei ricordi più belli».
Stuzzicati dalle domande sempre
frizzanti, il giornalista di Autosprint Mario Donnini che ha
riportato tutti quanti indietro di tanti lustri, i grandi
protagonisti della corsa stradale toscana hanno regalato aneddoti
davvero gustosi nel corso di un dibattito che ha fatto battere il
cuore da corsa ai tanti che hanno riempito Palazzo dei Vicari di
Scarperia. «Per me il ricordo più bello è quello legato alla prima
delle mie due vittorie al Mugello Stradale – sottolinea Arturo
Merzario – Era il 1969: in prova ero uscito di strada, ma vinsi la
gara e quello fu un vero trampolino per la mia carriera». «Con la
mia Abarth 2000 lottai contro Merzario – ha aggiunto Van Lennep –
E per me fu una gara straordinaria». «Il mio ricordo più bello –
ha aggiunto Sandro Munari – è legato al quarto posto ottenuto con
la Barchetta Lancia. Una gara che ancora porto nel cuore».
Momenti
di emozione hanno legato diverse generazioni di appassionati che in
religioso silenzio hanno ascoltato gli aneddoti legati al Mugello
Stradale. Una storia che adesso potrebbe anche ritornare attuale. C’è
infatti in cantiere l’ipotesi di organizzare il Circuito
competitivo già dal prossimo anno. «Sarebbe bellissimo: vorrà dire
che tornerò da queste parti e vincerò di nuovo», ha chiuso Arturo
Merzario, uno che si è nutrito di sfide nella sua vita da corsa
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