Il Decreto n.20 del 10 gennaio 2013 del
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul sistema ruota
(omologazione dei cerchi e tuning), che prevedeva l’entrata in
vigore il 23 marzo 2014, verrà prorogato al 31 Dicembre 2014 in
forza di un Regolamento ministeriale in corso di approvazione. Lo ha
comunicato la circolare ministeriale emanata in data odierna prot. n.
6902 del 25 marzo 2014, vedi allegato.
Come noto, il Decreto disciplina sia
l’omologazione dei cerchi, sia le così dette “trasformazioni”
più comunemente definite tuning.
In considerazione della complessità
della nuova normativa, delle tempistiche tecniche per adempiere a
tutti gli obblighi di legge e dell’iter procedurale per
l’omologazione, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
ha deciso di prorogare al 31 Dicembre 2014 l’applicazione del
“pacchetto ruote”. Pertanto fino a tale data si continuerà ad
operare secondo le regole vigenti.
La nuova normativa sul sistema ruota è
stata fortemente voluta da Assoruote (Associazione Italiana
Produttori di Ruote) e da Assogomma (Gruppo Produttori di
Pneumatici), per favorire l’impiego di prodotti di qualità
“certificata” dalla massima Autorità competente in Italia
rispetto ad altri articoli di dubbia qualità ed affidabilità.
“La necessità di una proroga, è
stata evidenziata proprio da Assoruote” afferma il suo Presidente
Corrado Bergagna “che ha condiviso le istanze del settore rispetto
alle tempistiche necessarie alle aziende per adeguarsi in una fase di
contrazione del mercato particolarmente significativa”.
Il Ministero dei Trasporti ha compreso
e condiviso le ragioni delle categorie, adoperandosi per una
velocizzazione ed una semplificazione delle procedure a dimostrazione
che tra Istituzioni e Associazioni è possibile collaborare
proficuamente ottenendo risultati condivisi nell’interesse dello
sviluppo industriale ed economico del nostro Paese.
“La sburocratizzazione del sistema
ruota rappresenta una opportunità per tutti che – afferma Fabio
Bertolotti Direttore Assogomma – ci auguriamo possa realizzarsi
quanto prima possibile. Lo slittamento dei termini non va comunque
considerato negativamente se sarà impiegato per favorire una comune
rispondenza per la stragrande maggioranza dei prodotti immessi sul
mercato.”
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