Bridgestone Corporation ha svelato al 43° Motor Show di Tokyo 2013 la seconda generazione dei pneumatici Air Free. Le caratteristiche rivoluzionarie del nuovo design hanno migliorato la capacità di sostegno dei carichi, il design e le performance di guida. I miglioramenti apportati al prototipo hanno avvicinato Bridgestone alla realizzazione e al futuro lancio sul mercato di questi pneumatici innovativi.
La struttura a raggi, unica e che si
distende lungo tutto il lato interno del pneumatico, supportando il
peso del veicolo, elimina la necessità di controllare periodicamente
la pressione delle gomme, diminuendone la manutenzione e il rischio
di foratura. La struttura dei raggi è realizzata in resina
termoplastica1 e, come per la gomma realizzata per la porzione di
battistrada, i materiali usati sono completamente riciclabili, per
contribuire ad un uso più efficiente delle risorse.
Grazie all’uso di tecnologie
brevettate che consentono una diminuzione notevole della resistenza
al rotolamento e delle emissioni di CO2, Bridgestone mantiene il suo
impegno nel raggiungere livelli ancora più alti di affidabilità e
sicurezza ambientale. Bridgestone sta perseguendo questo sviluppo con
lo scopo di realizzare un processo “dalla culla alla culla”, che
massimizzi proattivamente l’utilizzo ciclico delle risorse
riciclabili ricavando pneumatici nuovi da pneumatici usurati.
1. Aumento della versatilità
attraverso il miglioramento delle capacità di carico e delle
performance di guida Bridgestone ha ottimizzato la struttura dei
raggi utilizzando resine molto resistenti ma altamente flessibili,
impiegando il sistema FEM (Finite Element Method) per la parte di
design, con l’obiettivo di ridurre tensioni e deformazioni nella
parte interna del pneumatico.
In questo modo la seconda generazione
di pneumatici Air Free presenta una maggior versatilità raggiunta
grazie alle migliorate capacità di carico e di performance di guida,
rispetto a quelli di prima generazione2. I nuovi pneumatici sono la
scelta migliore per viaggiare con i nuovi veicoli ultra leggeri3 ad
una velocità più sostenuta.
2. Bassa resistenza al rotolamento per
ridurre le emissioni di CO2
Circa il 90% dell’energia dissipata a
causa della resistenza al rotolamento deriva dalle continue
deformazioni causate dal rotolamento stesso. Con la seconda
generazione di pneumatici Air Free Bridgestone è riuscita ad
ottenere una riduzione significativa nella perdita di energia,
attraverso l’utilizzo di tecnologie e materiali brevettati e
semplificando la struttura del pneumatico.
La Mission Ambientale del Gruppo
Bridgestone delinea l’obiettivo dell’azienda di offrire il
proprio contributo per una società più sostenibile, con particolare
enfasi su tre aree: la conservazione ecologica, la conservazione
delle risorse e la riduzione delle emissioni di CO2. Attraverso lo
sviluppo di prodotti più ecosostenibili rispetto ai pneumatici
attualmente prodotti, Bridgestone si pone l’obiettivo di introdurre
il pneumatico Air Free, nel minor tempo possibile, come primo
equipaggiamento per un’ampia gamma di veicoli.
Attraverso l’utilizzo di risorse
efficaci e di processi efficienti, unitamente all’investimento
nello studio di tecnologie innovative, Bridgestone offre
continuamente prodotti di qualità.
Il concept di pneumatico Air Free fa
parte delle iniziative Bridgestone volte allo sviluppo di pneumatici
realizzati al 100% con materiali sostenibili e alla riduzione delle
emissioni di CO2 concordata a livello globale (riduzione di almeno il
50%).
1 Una resina sintetica che diventa
flessibile se riscaldata, può essere lavorata in diverse forme e
diventa dura quando si raffredda. I cambiamenti da caldo a freddo
possono essere ripetuti, rendendola semplice sia da modellare che da
riciclare. 2 Condizioni del veicolo di prova per il pneumatico
senz’aria di prima generazione: peso del veicolo di 100 kg e
massima velocità di 6 km/h.
Condizioni del veicolo di prova per il
pneumatico senz’aria di seconda generazione: peso del veicolo di
410 kg e massima velocità di 60 km/h. 3 Veicoli per una o due
persone, più compatti rispetto alle automobili. Hanno un minore
raggio di sterzata, sono maggiormente ecosostenibili e consentono
movimenti locali più semplici.
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