Renault e il CNRS hanno sottoscritto un
nuovo accordo quadro della durata di 4 anni.
La firma di tale accordo consentirà di
esplorare nuovi campi di ricerca collaborativa e di innovazione nei
prossimi anni.
I campi coperti riguardano le
neuroscienze, la realtà virtuale, l'ergonomia, i nuovi materiali e
la catalisi.
Renault e il CNRS collaborano da
decenni e hanno già sottoscritto diversi accordi quadro dal 1993.
L'evoluzione del contesto e delle rispettive strategie scientifiche
ha fornito l'occasione per una revisione delle condizioni
dell'accordo quadro. Dopo un anno di discussioni e di scambi di
natura scientifica, strategica e giuridica, Renault e il CNRS sono
lieti di annunciare il nuovo accordo quadro, che è stato
sottoscritto il 15 maggio 2013 e che resterà in vigore per i
prossimi 4 anni.
La firma di questo nuovo accordo quadro
consentirà non solo di proseguire le attuali collaborazioni con i
laboratori del CNRS, ma anche di esplorare nuovi campi di ricerca
collaborativa e di innovazione nei prossimi anni. Le neuroscienze, la
realtà virtuale, l'ergonomia, i nuovi materiali e la catalisi
costituiranno nuovi campi di ricerca per i team Renault e CNRS.
L'innovazione è nei geni del CNRS e di
Renault. Pioniere nel campo dei veicoli dall'architettura innovativa
(portellone posteriore, monovolume) o adatti a nuove tipologie di
utilizzo (Twizy), capofila nel settore dei veicoli elettrici (ZOE),
il reparto di ricerca e sviluppo di Renault, motore dell'innovazione
al servizio della competitività, fa affidamento in particolare su
una rete di collaborazioni con i partner della ricerca pubblica e in
primo luogo il CNRS.
I laboratori CNRS hanno stretto da
diversi anni saldi rapporti di collaborazione con Renault. In
effetti, dall'inizio del 2010 Renault e il CNRS hanno firmato circa
un centinaio di contratti (accordi consortili, collaborazioni di
ricerca, prestazioni di servizi, trasferimento di materiali e
competenze, ecc.). Più di un terzo di questi contratti
riguardano progetti di collaborazione della durata di più anni
(CIFRE incluso). Quasi un centinaio di laboratori CNRS distribuiti in
tutto il territorio (Lione, Lilla, Montpellier, Clermont, Rouen,
Parigi, Orléans, Bordeaux, Poitiers, Grenoble, Rennes, Strasburgo)
svolgono ricerche in partnership con Renault.
La cooperazione scientifica riguarda
essenzialmente le scienze dell'ingegneria e dei sistemi, in
particolare le questioni legate alla combustione, alla fatica dei
materiali, alla termologia o all'aeroacustica.
Anche il laboratorio per l'elaborazione
e la comunicazione delle informazioni (CNRS) collabora con
Renault a lavori di ricerca dedicati al futuro dei trasporti di
persone e alla mobilità elettrica, condotti in parte nel quadro
dell'Institut de la Mobilité Durable fondato nel 2009 da Renault e
Paris Tech
(http://www.mobilite-durable.org/nos-partenaires/institut-de-la-mobilite-durable.html).
Questa partnership strategica tra
Renault e il principale istituto pubblico di ricerca francese
contribuirà a far emergere nella società nuove condizioni di
mobilità sostenibile.
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