Quando alla fine degli anni Settanta il
Consiglio di Amministrazione della Daimler-Benz AG approvò lo
sviluppo di una serie completa di nuovi modelli, erano evidenti i
segnali di un'espansione della gamma. La Casa di Stoccarda mirava ad
acquisire nuovi Clienti, e soprattutto a conquistare il favore dei
giovani. Serviva un modello più piccolo, ad un prezzo più
accessibile; oltretutto, negli Stati Uniti l'azienda era alle prese
con normative più severe sul consumo medio di carburante, il che
confermava la necessità di un modello di dimensioni inferiori.
Prezzo competitivo e consumi ridotti
non erano gli unici criteri che il modello 190 doveva soddisfare.
A
designer ed ingegneri, si richiedeva, infatti, che la piccola berlina
fosse una Mercedes-Benz a tutti gli effetti, in grado di soddisfare
gli standard di comfort, qualità e valore tipici del Marchio. E non
era ancora tutto: doveva trattarsi di una vettura altamente
tecnologica in grado di garantire massima protezione in caso di
incidente, elevata stabilità e straordinaria affidabilità. Tutto
ciò in un'auto che doveva essere 30 cm più corta, 10 cm più
stretta e ben 280 kg più leggera delle berline della classe media
Mercedes dell'epoca (W 123), a fronte di un consumo medio di
carburante contenuto in circa 8,5 litri.
Queste in sintesi le sfide da vincere.
La posta in gioco era alta, perché alla luce dei severi standard di
sicurezza aziendali, che già all'epoca prevedevano prove d'impatto
laterale e crash test con offset, i tecnici Mercedes avevano
traguardi estremamente ambiziosi da raggiungere. Per sei anni, gli
addetti allo sviluppo si dedicarono al delicato compito di tradurre
gli standard Mercedes-Benz in un'automobile più compatta e
leggera.
Il nuovo modello fu affettuosamente
chiamato “Baby Benz”, sebbene il codice di progetto ufficiale W
201 indicasse il lavoro di sviluppo più costoso e complesso mai
intrapreso sino ad allora dalla Casa di Stoccarda. Lo sviluppo
cominciò nel 1977, quando un team entusiasta diede vita ad un
progetto di design utilizzando un linguaggio stilistico molto
distante da quello che Mercedes aveva sempre adottato. E fu un bene,
perché il modello 190 doveva dare vita ad un nuovo segmento e
conquistare nuovi Clienti. Per catturare l'attenzione del pubblico,
la compatta con la Stella avrebbe dovuto adottare forme e linee di
rottura con il passato.
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