In occasione della conferenza “Dialogo
su metropoli e mobilità” che si è tenuta la scorsa settimana a
Ingolstadt, sono state esaminate aree urbane estremamente diverse tra
loro, dal punto di vista geografico, storico e culturale. Ma tutte
hanno un tratto in comune: ogni area mostra uno spostamento
paradigmatico nella mobilità, che è già iniziato nella
quotidianità e che sta diventando sempre più parte della coscienza
pubblica. Movimento o mobilità – come hanno dimostrato gli
architetti – sono tratti fondamentali delle megalopoli odierne ed
elementi necessari nella logica della città. Si possono immaginare
come una comunità urbana dinamica che si è completamente
allontanata dalla concezione tradizionale di città.
Un colorato mosaico urbano da Boston a
Washington
La cultura dell’automobile e la
libertà che ne derivano sono state un fattore determinante nel Sogno
Americano – per la regione di Boston/Washington e per l’intera
America. Ma addirittura più di questo: l’auto ha dato forma al
Sogno Americano. Gli architetti Höweler & Yoon hanno mostrato
intensi filmati di viaggio che rappresentano l’esperienza del
guidare negli agglomerati urbani: il traffico è troppo denso. La
loro visione è attribuire al Nuovo Sogno Americano contenuti moderni
e offrire in questo modo una connotazione urbana con le
infrastrutture 2.0. Nelle regioni metropolitane come
Boston/Washington o New York lo scopo è trasferire le strutture
esistenti nell’era digitale. “Qui lo sviluppo delle “smart
street” gioca un ruolo decisivo: la strada stessa diventa uno
strumento di controllo, che permette di scambiare informazioni fra
coloro che si trovano nel traffico e di organizzare così un flusso
efficiente del traffico” ha sottolineato Peter Schwarzenbauer,
Membro del Board AUDI AG per Vendita e Marketing.
L’alto potenziale energetico di
Istanbul
La situazione di Istanbul è unica. La
sua posizione geografica limita le possibilità di percorsi per i
trasporti pubblici: le due metà della città sono divise dal Bosforo
e la zona collinare attorno non è adatta per le rotaie. Gli abitanti
pertanto sono costretti a provvedere in prima persona. Società di
trasporto privato, ad esempio operatori di minibus, forniscono i loro
servizi spontaneamente, senza fermate ufficiali né orari prefissati.
Il team di architetti Superpool ha descritto queste attività e
ipotizza una soluzione che unisca iniziativa privata e
interconnessioni digitali. Dopo tutto, Istanbul è la città con il
maggior numero di utenti Facebook in Europa; i social network
svolgono un ruolo importante qui. “A Istanbul l’auto resta il
mezzo principale di spostamento. Noi vorremmo sapere come possono
essere ottimizzate le infrastrutture – ad esempio grazie a
connessioni con la rete virtuale. Istanbul può diventare un
laboratorio per la rivoluzione digitale e per la completa connessione
della vettura” ha affermato il Presidente di AUDI AG Rupert
Stadler.
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