Dopo 15 giorni viaggio, e quasi 5.000 miglia percorse verso Pechino, la spedizione è arrivata a Mosca. Grazie ad un permesso speciale, il Team ha avuto accesso alla Piazza Rossa e parcheggiare le quattro Discovery con lo sfondo degli storici edifici.
La folla di giornalisti che le ha circondate immediatamente conferma il grande interesse suscitato dalla spedizione. Alcuni membri del Team, tuttavia, sono riusciti a concedersi un po’ di relax e una bella sauna. Non una qualunque, bensì una sauna allestita a bordo di un camion, con tanto di massaggio con i tradizionali ramoscelli di quercia e completa di corsa sulla neve.
Il secondo giorno, grazie ad un altro permesso speciale, la Spedizione riesce ad accedere in alcuni dei più bei palazzi del Cremlino. Il Team, è rimasto ammirato e stupito di fronte alle immense sale di rappresentanza, di una grandiosità impressionante, dove uno solo dei candelieri di bronzo pesa quanto una delle Discovery parcheggiate all’esterno.
Andris Liepa, in passato stella del Balletto del Bolshoi, accompagnando il Team in un tour della città, ha spiegato quanto Mosca sia cambiata. Proprietario di una Range Rover lui stesso, si trova immediatamente a suo agio alla guida della milionesima Discovery, attraversando con facilità il caotico traffico cittadino.
La visita prosegue poi con numerose soste in vari siti, fra i quali le Colline Lenin e il Bolshoi stesso, mentre Liepa prosegue con l’affascinante racconto sui cambiamenti della città: “Venticinque anni fa, per incontrarvi avrei avuto bisogno del benestare del KGB. Oggi Mosca è una città totalmente diversa.”
Sabato mattina lasciamo Mosca ancora addormentata per evitare il traffico, e c'inoltriamo rapidamente nella campagna. 600 miglia percorse in un giorno, una delle tappe più lunghe della spedizione, e raggiungiamo Volgograd – un tempo conosciuta come Stalingrado. Lungo una strada che non richiede una guida particolarmente impegnativa (salvo una certa attenzione verso gli automobilisti che sterzano all’improvviso per evitare le buche, e qualche occasionale bufera di neve), le Discovery si lasciano facilmente alle spalle il giorno più lungo.
Volgograd è gemellata con la città di Coventry, non lontano da Solihull, la casa di Land Rover. La spedizione è accolta dal Capo del Consiglio Comunale, Irina Kareva, alla quale il Team ha portato un messaggio del Sindaco di Coventry Keiran Mulhall ed uno stendardo della Città. La cerimonia ufficiale ha luogo, alla presenza dei media Russi, di fronte al Memorial di Volgograd, il monumento che ricorda la battaglia di Stalingrado.
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Da Astrakan, “Journey of Discovery” si dirige in Kazakistan, verso la parte più ardua e remota del percorso di 8.000 miglia. L’attraversamento senza problemi del confine è di buon auspicio, ma gli equipaggi di altre Land Rover, - un incontro casuale con un’altra spedizione nella stessa zona - ci raccontano che due valichi di confine con l’Uzbekistan risultano chiusi in quanto una tempesta di neve ha cancellato 1.000 km di strada, rendendo impossibile il transito anche su una Discovery.
Il pensiero delle bufere di neve si dissolve però al sole del Kazakistan, mentre il Team lascia l’Europa per addentrarsi in Asia. Prossima fermata, Atyrau.
Dopo il pernottamento ad Atyrau, “Journey of Discovery” si dirige verso un imprevedibile passaggio di confine. Si sente dire, infatti, che ci possono volere ore o giorni per passare in Uzbekistan. Il Team, un po’ in apprensione, prosegue, mentre le strade lasciano il posto a carreggiate di fango pressato e piene di buche. Una coda senza fine d'autocarri segnala l’avvicinarsi del confine, e il Team di “Journey of Discovery” decide di sfruttare le straordinarie capacità delle Land Rover inventandosi un percorso creativo in fuoristrada per raggiungere la frontiera. Dopo un’attesa di sei ore le Discovery entrano in Uzbekistan: è mezzanotte e si cerca un posto per dormire in attesa delle prossime avventure...
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