Nel settembre del 1972, al Salone
Internazionale dell’Automobile di Francoforte, Mercedes-Benz
presenta la serie 116, la nuova ammiraglia utilizza un nome inedito
che rimarrà nella storia: da quel momento, infatti, le berline con
la Stella del segmento superiore si chiameranno “Mercedes-Benz
Classe S”. La sigla “S” nella denominazione dei modelli di
punta Mercedes-Benz esiste già dal 1949, soltanto ora la “S” (da
non confondersi con le omonime vetture sovralimentate degli anni
Venti) si riferisce in modo esclusivo ad un'intera famiglia di
modelli.
Da molto tempo prima dell’utilizzo
della denominazione “Classe S” le berline di lusso rappresentano
il cuore della gamma del marchio di Stoccarda. La discendenza diretta
di Classe S ha inizio già nel dopoguerra con la Mercedes-Benz 220 (W
187, dal 1951 al 1954) e, nel periodo antecedente la Seconda Guerra
Mondiale, comprende diverse serie sviluppate parallelamente.
Uno dei
primi e più significativi esempi di questo tipo è rappresentato
dalla Mercedes-Simplex 60 CV del 1903. L'allora modello di punta del
Marchio è ora un pezzo da esposizione particolarmente ammirato
all'interno della collezione Mercedes-Benz Classic: l'esemplare
dell’elegante e lussuosa berlina da viaggio del 1904 era di
proprietà di Emil Jellinek, figura chiave degli esordi del marchio
Mercedes-Benz.
Serie 116 – Un'offerta completa
La serie 116 succede alle serie W
108/109 e comprende inizialmente i modelli 280 S, 280 SE e 350 SE. I
modelli 280 S e 280 SE montano il motore a sei cilindri M 110 con due
alberi a camme in testa, che avevano già fatto il suo debutto sulla
W 114. 350 SE utilizza, invece, il motore V8 M 116 ed è seguita sei
mesi più tardi dalla 450 SE con il V8 di cilindrata superiore (4,5
litri) M 117.
Nel 1973 fanno la loro comparsa anche i modelli 450 SEL
e 350 SEL con passo allungato di 100 mm, per offrire maggiore libertà
di movimento nel vano posteriore. La versione con passo più lungo è
disponibile a partire dell'aprile del 1974 anche come 280 SEL.
Numerose soluzioni innovative
Un'innovazione tecnologica degna di
nota, utilizzata per la prima volta su una vettura di serie con le
berline BR116, è rappresentata dalle sospensioni anteriori a doppio
braccio oscillante trasversale con controllo anti-dive, già
sperimentate sul prototipo C 111. Questo tipo di sospensioni consente
un significativo miglioramento delle caratteristiche dinamiche e
rappresentano un importante passo avanti in termini di sicurezza
attiva.
Le sospensioni posteriori dei modelli con motore da 2,8 e 3,5
litri corrispondono sostanzialmente alla struttura a bracci obliqui,
che per molti anni è stata utilizzata con successo sui modelli
“Strich-Acht”, ovvero “Barra Otto”, della serie W 114/115
oltre ad essere state adottata, dal 1971, anche sulla 350 SL. I
modelli 4.5 vengono equipaggiati con un asse oscillante trasversale
(“Koppelachse”), una versione speciale dell'asse posteriore a
bracci obliqui che impedisce il beccheggio del posteriore in fase di
spunto e accelerazione.
Sul fronte della sicurezza passiva,
Classe S s’ispira da sempre al concetto di sicurezza integrale che
prevede soluzioni tecnologiche all'avanguardia: il serbatoio
carburante, ad esempio, non si trova più nella zona posteriore della
vettura ma è integrato sopra l'asse posteriore per una migliore
protezione in caso di collisione; all'interno dell'abitacolo, plancia
sapientemente imbottita, interruttori e leve deformabili o incassati
e volante di sicurezza a quattro razze con modulo d'urto offrono la
massima protezione in caso di incidente.
L’innovazione più
interessante adottata sulla serie 116 è rappresentata dalla cellula
di sicurezza ancora più stabile con struttura dell'intelaiatura del
tetto irrigidita, montanti ad elevata resistenza e porte rinforzate.
L'assorbimento di energia della zona deputata anteriore e posteriore
aumenta sensibilmente grazie alla deformazione controllata di
avantreno e retrotreno. Speciali profili dei deflettori, in caso di
pioggia, fungono da canali di scolo dell'acqua mantenendo i cristalli
laterali puliti e garantendo una visibilità sempre ottimale.
Ulteriori caratteristiche rilevanti per la sicurezza sono l'ampia
superficie degli indicatori di direzione, che ne ottimizza la
visibilità anche lateralmente, e dei gruppi ottici posteriori, che
grazie al profilo scanalato risultano ulteriormente protetti dallo
sporco.
Nessun commento:
Posta un commento