120 anni fa Rudolf Diesel iniziò lo sviluppo del motore
alimentato a gasolio che avrebbe presto portato il suo nome. Il
primissimo prototipo completò il suo collaudo nell’agosto di
quello stesso anno. La prima fabbrica di motori diesel fu fondata 115
anni fa. Il propulsore inventato da Diesel venne usato per la prima
volta sulle navi 110 anni fa e sono passati 90 anni da quando
comparve sulla strada il primo camion con motore diesel. MINI fu
dotata per la prima volta di un motore diesel dieci anni fa.
Ognuno
di questi anniversari offre sufficienti motivi per festeggiare le
qualità di questo tipo di propulsione – e per ricordare il suo
inventore, che morì esattamente 100 anni fa.
L’efficienza
massima era la forza motrice che ispirò Rudolf Diesel a sviluppare
la sua nuova creatura. Il suo progetto era basato sul riscaldamento
mediante compressione dell’aria nella camera di combustione,
riscaldamento che avrebbe portato all’accensione del combustibile
seguita dal rilascio di grandi quantità di energia. E’ per questo
motivo che il motore diesel vanta un livello così alto di
efficienza. Nell’estate del 2003, quando venne presentata la MINI
One D come primo modello diesel del marchio britannico di piccole
auto premium, fu dimostrato per la prima volta che questo principio
genera anche il divertimento di guida tipico di MINI.
Il suo
propulsore turbodiesel da 1,4 litri in alluminio con iniezione
diretta common rail aveva una potenza di 55 kW/75 CV. Quest’auto
univa la caratteristica sensazione del go-kart feeling con un consumo
medio nel ciclo UE di 4,8 litri/100 km.
Ma questo fu soltanto
l’inizio della carriera del motore diesel in MINI.
Due anni più
tardi, la MINI One D fu potenziata a 65 kW/88 CV; e, nonostante le
sue prestazioni fossero aumentate, i consumi restavano costanti.
L’anno 2007 vide il lancio della successiva fase di sviluppo: il
Salone di Ginevra servì da palcoscenico per la prima mondiale della
MINI Cooper D. In questo modello, il nuovo motore turbodiesel da 1,6
litri erogava 80 kW/110 CV. I consumi furono ulteriormente ridotti,
nonostante un aumento del 25 percento della potenza, con i 4,4
litri/100 km che, ancora una volta, ponevano MINI al vertice della
concorrenza in termini di efficienza.
Grazie al MINIMALISM, tuttavia,
questa non era ancora l’ultima parola. Gli attuali modelli MINI con
motori diesel sono dotati di una tecnologia ad iniezione
ulteriormente raffinata, di turbocompressori con geometria variabile
della turbina, di funzione auto start/stop, di display del punto di
cambiata, della rigenerazione dell’energia frenante, di
funzionamento su richiesta di unità accessorie, di sterzo
elettromeccanico e di tecnologia di purificazione dei gas di scarico
all’avanguardia. Il risultato: 120 anni dopo che Rudolf Diesel
presentò la sua invenzione, il motore della MINI Cooper D offre
un’eccezionale potenza massima di 82 kW/112 CV, una coppia massima
di 270 Nm a 1.750 giri/min., consumi nel ciclo UE di 3,8 litri/100 km
ed emissioni di CO2 di 99 grammi/km.
Man mano che la tecnologia
della MINI diesel veniva costantemente raffinata, aumentava anche la
varietà di motori funzionanti con questo principio. Vi sono ora tre
propulsori diesel tra cui scegliere per la MINI. Le loro
caratteristiche comuni riflettono le eccezionali competenze di
sviluppo del BMW Group nel campo della tecnologia motoristica.
Il
basamento in alluminio, Il turbocompressore con geometria variabile
della turbina, l’iniezione diretta common rail con iniettori
valvola-solenoide ed un potente sistema di controllo del motore
realizzato su misura per ciascun modello, garantiscono un livello di
efficienza che conferma in maniera inequivocabile la visione di
Rudolf Diesel di una “macchina termica ideale”.
L’ultima
generazione della MINI One D è dotata di un motore da 1,6 litri che
eroga 66 kW/90 CV ed una coppia massima di 215 Nm che entra a regime
a 1.750 giri/min. I consumi di carburante e le emissioni di CO2 sono
le stesse della MINI Cooper D da 82 kW/112 CV. Il motore diesel
d’ingresso è disponibile anche nei modelli MINI Clubman e MINI
Countryman, dove trasferisce la sua potenza per mezzo di una
trasmissione manuale a 6 velocità. Per la MINI Cooper D, vi è anche
l’opzione di un cambio automatico a 6 velocità che è unito alla
versione da 2,0 litri del motore 4 cilindri ogni versione. La scelta
tra le due varianti vale per MINI, per MINI Clubman, per MINI Cabrio,
per MINI Countryman e per MINI Paceman.
L’ultimo e più
potente modo per sperimentare personalmente il genere di trazione e
di efficienza così tipiche di un motore diesel viene offerto dalla
MINI Cooper SD. Questo quattro cilindri da 2,0 litri genera una
potenza massima di 105 kW/143 CV ed arriva ad una coppia massima di
305 Nm tra i 1.750 ed i 2.700 giri/min. Inoltre, questo motore offre
un’economia esemplare nonché una notevole erogazione di potenza.
La MINI Cooper SD accelera da zero a 100 km/h in appena 8,1 secondi,
raggiungendo una velocità massima di 215 km/h. Il suo consumo medio
nel ciclo UE è di 4,3 litri/100 km, con emissioni di CO2 di 114
grammi/km.
Il più potente motore diesel nel portafoglio di
propulsori MINI è disponibile per tutti e sette i modelli: MINI,
MINI Clubman, MINI Cabrio, MINI Coupé, MINI Roadster, MINI
Countryman e MINI Paceman. In ciascun modello, esso è accoppiato di
serie ad una trasmissione manuale a sei velocità oppure,
opzionalmente, ad una trasmissione automatica sempre a sei velocità.
La sua potenza può essere anche trasmessa, in opzione, a tutte e
quattro le ruote grazie al sistema di trazione integrale ALL4 nella
MINI Cooper SD Countryman e nella MINI Cooper SD Paceman.
Man
mano che si è ampliata la gamma di varianti, anche la popolarità
del motore diesel nei modelli MINI è cresciuta. Nonostante il fatto
che il mercato per questo tipo di motore è diretto principalmente
all’Europa, quasi una MINI ogni quattro consegnate ai clienti nel
2012 era dotata di un propulsore diesel.
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