"La 911 è l’unica auto con la quale si
può correre ad un safari in Africa o a Le Mans, andare a teatro o
percorrere le strade di New York.“ (Ferry Porsche)
ARE YOU READY?!
28 eventi in tutta Italia
da maggio a novembre
“Italian Tour”
STILE-ANIMA-ESSENZIALITA'-MONDO-CLUB-
"arrivare al cuore degli appassionati"
Porsche Italia, la rete
dei Centri Porsche, i Porsche Club e le migliaia di tifosi
appassionati del Marchio daranno vita a partire da oggi ai
festeggiamenti ufficiali per i 50 anni della 911.
Le sportive di
Stoccarda invaderanno con gioia festosa piazze e vie di città,
paddock di autodromi, seguiranno itinerari turistici lungo le più
belle strade del nostro Paese. Insomma un “Italian Tour” con
format diversi che esalteranno la creatività organizzativa dei
Centri Porsche, dei Porsche Club e anche dei tifosi, ma con un unico
e dichiarato scopo: riportare la vettura sportiva al centro
dell’attenzione e ridare slancio, ora più che mai, alla passione
per il Marchio.
Dalla sua
presentazione al Salone Internazionale dell’Automobile di
Francoforte nel settembre 1963, la “Tipo 901” appassiona gli
automobilisti di tutto il mondo e, ancora oggi,
rappresenta
l’archetipo della vettura sportiva. La 911 è il punto di
riferimento principale anche per tutti gli altri modelli del Marchio
Porsche. Ogni Porsche, dalla Cayenne alla Panamera, rappresenta nel
rispettivo segmento di mercato l’essenza dell’auto sportiva per
antonomasia e, nello stesso tempo, in ciascun modello Porsche è
racchiuso un frammento della filosofia 911.
“Con oltre 820.000 unità
prodotte e di cui circa 38.300, tra storiche e moderne circolano in
Italia ha detto Pietro Innocenti, direttore generale di Porsche
Italia -
la Porsche 911 è la vettura sportiva di maggior successo al
mondo. In ciascuna delle sette generazioni costruite finora, gli
ingegneri Porsche impegnati a Zuffenhausen e Weissach hanno
costantemente rinnovato la 911, dando prova della forza innovativa
insita nel Marchio Porsche”.
Una storia che si
fonda anche sulle qualità di questo modello che Ferry Porsche ha
descritto perfettamente: “La 911 è l’unica auto con la quale si
può correre ad un safari in Africa o a Le Mans, andare a teatro o
percorrere le strade di New York”.
Ben 28 diversi eventi che
si svolgeranno in tutto il territorio da maggio a novembre e a cui,
molto probabilmente,tra gli appuntamenti da segnalare, sicuramente quelli
in concomitanza con la Carrera Cup Italia il cui paddock sarà punto
di riferimento per tutti gli appassionati anche delle vetture
Classic; la 100 ore di Modena in cui si celebreranno anche i 65 anni
di Porsche e la presenza ufficiale di Porsche Ag oltre che di Porsche
Italia alla Targa Florio storica ad ottobre.
Ogni manifestazione
avrà uno specifico programma di Charity a sostegno della
realizzazione di numerosi altri sogni e in perfetta coerenza con i
valori positivi del brand Porsche e di tutti coloro che ne
condividono la passione. Gli eventi troveranno numerosi spazi
informativi grazie al coinvolgimento della stampa locale e verranno
soprattutto raccontati con il contributo di immagini e video girati
dai protagonisti che vi parteciperanno e che verranno pubblicati nel
sito www.porsche.it/50anni911.
Anche nel resto del mondo
le diverse filiali di Porsche AG hanno in programma manifestazioni
celebrative e la stessa Porsche sarà, o è stata presente, in alcune
attività ufficiali e prestigiose così come è stato per la Fiera
dell’Auto di Stoccarda “Retro Classics” dello scorso marzo.
Menzione a parte merita il viaggio di una 911 originale e restaurata
del 1967 che raggiungerà tutto il mondo attraversando cinque
continenti e potrà essere ammirata: in California (Pebble Beach), a
Shanghai, a Goodwood (Gran Bretagna), a Parigi e in Australia.
In
veste di ambasciatrice del Marchio Porsche, sarà presente in varie
manifestazioni internazionali, fiere, rally storici ed eventi legati
al Motorsport organizzati per l’occasione. Tutti gli appassionati e
gli interessati possono seguire le singole tappe su Internet
all’indirizzo porsche.com/follow-911. Il Museo Porsche, infine,
onora l’anniversario “50 anni Porsche 911” con una grande
esposizione retrospettiva sulla storia e lo sviluppo della 911che
aprirà i battenti il 4 giugno e chiuderà il 29 settembre 2013.
Inoltre è stato pubblicato ed è disponibile anche su ordinazione l
il volume “911x911”
Riviviamo le sette generazioni 911
La prima 911 (1963) – La
nascita di un’icona
Come
modello successivo alla Porsche 356, la 911 conquistò subito i cuori
degli appassionati di auto sportive. La prima 911 fu esposta nel 1963
al Salone Internazionale dell’Auto di Francoforte con la
denominazione „Tipo 901”, che cambiò in 911 nel 1964 in
occasione del lancio sul mercato. Il motore boxer a sei cilindri
raffreddato ad aria erogava 130 CV, sufficienti per raggiungere 210
km/h. Dal 1965, chi voleva un’auto meno veloce, poteva ordinare la
Porsche 912 a quattro cilindri. Nel 1966, Porsche presentò la 911 S
da 160 CV, dotata per la prima volta di cerchi Fuchs fucinati in lega
leggera. La 911 Targa entrò sul mercato alla fine del 1966 e, grazie
ai pronunciati rollbar in acciaio legato, divenne la prima Cabriolet
al mondo orientata alla sicurezza. Dal 1967, la 911 era disponibile
con un cambio semiautomatico a quattro rapporti detto „Sportomatic“.
Porsche fu il primo produttore tedesco in grado di soddisfare le
rigide normative americane sui gas di scarico dell’EPA con le
versioni 911 T, E e S. Grazie all’aumento della cilindrata a 2,2
litri (1969) e 2,4 litri (1971), la Porsche 911 diventò sempre più
potente. Tutt’oggi rappresenta l’auto dei sogni per antonomasia:
la 911 Carrera RS 2,7 del 1972 aveva una potenza di 210 CV e pesava
1.000 kg. La sua caratteristica „coda d’anatra“ fu il primo
spoiler posteriore di serie al mondo per le vetture di serie.
La seconda generazione,
Serie G (1973)
Dieci anni dopo il
debutto, gli ingegneri Porsche avevano completamente rielaborato la
911. Il cosiddetto „modello G“ venne prodotto dal 1973 al 1989:
nessun’altra generazione di 911 è stata mai prodotta così a
lungo. Una particolarità: per rispondere alle nuove rigide norme
statunitensi in materia di crash test, la gamma adotta un nuovo tipo
di vistosi paraurti dotati di una sorta di ammortizzatori collocati
tra il paraurti e la carrozzeria. Le cinture di sicurezza a tre
punti, di serie, e i sedili con poggiatesta integrati garantiscono
ulteriore sicurezza ai passeggeri. Una pietra miliare nella storia
della 911: nel 1974, Porsche presenta la prima 911 Turbo di serie
dotata di motore da 3 litri, 260 CV e di un particolare spoiler
posteriore. Grazie alla speciale combinazione di pregio e
performance, la „Turbo“ diventa il simbolo del Marchio Porsche.
Il 1977 segna il successivo incremento di potenza: la 911 Turbo 3.3
dotata di intercooler e in grado di sviluppare 300 CV diventa prima
nella sua categoria. Nel 1983, con l’adozione dei motori aspirati,
la 911 Carrera diventa SC con cilindrata di 3,2 litri e 231 CV,
affermandosi come una delle più amate vetture da collezione. Dal
1982, per gli appassionati della guida all’aria aperta è
disponibile la 911 in versione Cabriolet. Con la 911 Carrera
Speedster del 1989 Porsche consacra un mito.
Terza generazione, Tipo
964 (1988)
Quando, nel 1988, Porsche
presentò la 911 Carrera 4 (Tipo 964), molti esperti avevano previsto
la fine di un'epoca. Dopo quindici anni di costruzione, Porsche ha
rielaborato la 911 per l’85 per cento, trasformandola in una
vettura moderna e longeva. Il motore boxer da 3,6 litri raffreddato
ad aria sviluppa ora 250 CV. L’esterno della 964 si distingue
dall‘antenata soprattutto per il paraurti posteriore aerodinamico
in poliuretano e lo spoiler posteriore estraibile elettricamente, ma
da un punto di vista tecnico non c’erano paragoni. Il nuovo modello
infatti, non solo entusiasmava per i valori di sportività, anche
per il comfort di guida che offriva.
Il guidatore poteva sfruttare i
vantaggi di una dotazione composta da ABS, Tiptronic, servosterzo e
airbag. Inoltre, questa 911 adottava un telaio completamente
rinnovato, con bracci trasversali in lega leggera e molle elicoidali
al posto della celebrata sospensione a barra di torsione. Una vera
rivoluzione: per la prima volta dalla sua nascita, la nuova 911 viene
offerta in versione Carrera 4 a trazione integrale. A partire dal
1990, fra le versioni Carrera, Coupé, Cabriolet e Targa, i clienti
potevano scegliere anche la 964 Turbo. Concepita inizialmente con il
collaudato motore boxer da 3,3 litri, nel 1992 la Turbo viene dotata
di un potente propulsore da 3,6 litri che eroga 360 CV. In
particolare, la 911 Carrera RS, la 911 Turbo S e la 911 Carrera 2
Speedster si affermano come vetture da collezione della serie 964
particolarmente richieste.
Quarta generazione Tipo
993 (1993), L’ultima 911 raffreddata ad aria
Questa 911, denominata
993, è tutt’oggi la grande passione di molti piloti Porsche. E non
solo per il suo design affascinante. I paraurti integrati
sottolineano l'insieme armonioso. Sostituendo i fari rotondi con fari
a tecnologia PES, la parte frontale risulta più piatta rispetto ai
modelli precedenti. Inoltre, la 993 si dimostrò fin dall'inizio
particolarmente matura, affidabile e agile, poiché era la prima 911
concepita con un nuovo telaio realizzato in alluminio. La versione
Turbo viene dotata, per la prima volta, di un motore biturbo che, nel
1995 viene considerato il propulsore di serie con le più basse
emissioni al mondo. E, per la prima volta nell’industria
automobilistica, i cerchi in alluminio a razze cave segnano
un’ulteriore evoluzione della versione Turbo a trazione integrale.
Per gli amanti delle vetture sportive veloci, Porsche costruisce la
911 GT2. Il nuovo elemento estetico introdotto con la 911 Targa era
un tettuccio in vetro scorrevole dietro al lunotto. Ma gli
irriducibili appassionati Porsche continuano ad apprezzare la 993
principalmente perché la versione prodotta dal 1993 al 1998 è
l’ultima della serie 911 con motore boxer raffreddato ad aria.
Quinta generazione Tipo
996 (1997) – Raffreddamento a liquido
La grande svolta
nella storia 911: la Tipo 996, prodotta dal 1997 al 2005, era una 911
completamente nuova che, tuttavia, non aveva perso il carattere
tipico di un classico. Come novità assoluta, questa prima
generazione era azionata per la prima volta da un motore boxer
raffreddato ad acqua che, grazie alla tecnica a quattro valvole,
sviluppava 300 CV e annunciava una nuova tendenza in tema di
emissioni, acustica e consumi. Il design era una nuova
interpretazione della classica linea 911 e stabiliva un basso valore
di cx pari a 0,30. Lo stile della 996 era anche il risultato del
concetto di similitudini con il modello di successo Boxster. Le
caratteristiche principali: il gruppo ottico frontale con indicatori
di direzione integrati, inizialmente criticato e poi spesso copiato
da altri produttori. Un abitacolo completamente rinnovato che
accoglie il guidatore. E un comfort di guida abbinato alle tipiche
caratteristiche sportive che svolge un ruolo importante. Grazie ad un
gran numero di nuove versioni, Porsche avvia con la 996 un‘offensiva
di prodotto mai vista prima. A partire dal 1999, il fiore
all‘occhiello della gamma è rappresentato dalla 911 GT3, che
perpetua la tradizione della Carrera RS. Dall’autunno del 2000, la
911 GT2 viene offerta come vettura supersportiva dotata per la prima
volta, di serie, dell‘impianto frenante in carboceramica.
Sesta generazione Tipo 997
(2004)
Nel luglio 2004, il
momento era giunto: con la 911 Carrera e 911 Carrera S, Porsche
presenta una nuova generazione 911, denominata serie 997. Il gruppo
ottico frontale ovale in vetro chiaro con luci supplementari evocava
il tradizionale design della 911. Eppure, la 997 non convinceva solo
per il design, ma anche per le prestazioni: il motore boxer da 3,6
litri della Carrera sviluppava inizialmente 325 CV e il nuovo motore
da 3,8 litri della Carrera S addirittura 355 CV. Anche il telaio che,
nella Carrera S era dotato di serie del Porsche Active Suspension
Management (PASM), fu rielaborato in modo radicale. Nel 2006 Porsche
presenta una nuova 911 Turbo: la prima auto di serie con motore a
benzina dotata di turbocompressore con turbina a geometria variabile
(VTG). Dopo un restyling nell’autunno del 2008, la 997 guadagnò
ulteriore efficienza grazie all’impiego dell’iniezione diretta
(DFI) e del cambio a doppia frizione Porsche Doppelkupplung (PDK).
Mai, prima di allora, era stata dedicata tanta attenzione alla
personalità di una 911. Carrera, Targa, Cabriolet, trazione
integrale e posteriore, Turbo, GTS, modelli speciali e versioni
stradali delle vetture da corsa GT: la famiglia 911 comprendeva ormai
24 versioni.
Settima generazione Tipo
991 (2011), la migliore 911 di tutti i tempi
La vettura sportiva
denominata 991 rappresentava l’evoluzione tecnologica più
importante nella storia di questa serie costruttiva. Standard di
riferimento nella sua categoria, questa generazione 911 innalza
ulteriormente il livello in termini di performance ed efficienza. Un
telaio completamente riconfigurato dotato di nuovo passo, la
carreggiata più larga, gli pneumatici maggiorati e l’abitacolo
ottimizzato sotto il profilo ergonomico regalano un piacere di guida
ancora più sportivo e confortevole. Da un punto di vista tecnico, la
911 incarna perfettamente il principio Porsche Intelligent
Performance: consumi ulteriormente ridotti e potenza ancora più
elevata. Un risultato ottenuto con il downsizing della cilindrata a
3,4 litri nel modello base Carrera (ma con cinque CV in più rispetto
alla 997/II) e l’impiego della struttura ibrida
(acciaio/alluminio), che portò a una netta riduzione del peso. Il
Porsche Dynamic Chassis Control (PDCC) e il primo cambio manuale al
mondo con sette marce rappresentavano un’altra novità. Anche il
design della 991 guadagnò grande fama: la silhouette piatta e
filante, le superfici tese e i dettagli progettati con precisione
rendono anche la settima generazione della Porsche 911 Carrera
inconfondibilmente una 911 che, ancora una volta, stabilisce nuovi
standard nel design automobilistico. Anche per questo motivo è la
migliore 911 di tutti i tempi. Almeno fino alla prossima generazione.
Nessun commento:
Posta un commento