Nell’ambito
del Salone del Mobile di Milano, alla Triennale, Renault e il
designer inglese Ross Lovegrove svelano in anteprima mondiale la
concept-car Twin’Z, frutto della loro collaborazione, che
interpreta l’incontro tra i due universi dell’arredamento e
dell’automobile, entrambi molto sensibili al design.
5°
creazione della gamma di concept-car che illustrano la strategia di
Renault basata sulle grandi tappe della vita – petalo Play –
Twin’Z incarna un approccio moderno e ludico alla city car, con
un’espressione artistica che stimola l’emozione e gioca con i
sensi.
La concept car prefigura le linee stilistiche di una piccola,
ludica e moderna, che si ispira all’eredità dei modelli
emblematici della storia della Marca, seguendo le orme della R5 e di
Twingo. Twin’Z è dotata di un’architettura a trazione
posteriore, con motore posteriore 100% elettrico.
Renault ha
chiesto a Ross Lovegrove di esaltare gli esterni, sintesi con un
trattamento che sintetizzasse tecnologia e raffinatezza. Il designer
ha avuto carta bianca nella progettazione dell’abitacolo, che si
presenta come uno spazio di vita interno. Il progetto mostra
l’estensione delle fonti d’ispirazione design e propone
un’interpretazione originale della city car.
Ross
Lovegrove presenta la sua visione personale dell’automobile,
sviluppando una visione che si ispira al mondo naturale. Un
risultato ottenuto grazie ad un inedito sfruttamento della luce e di
forme organiche, che rendono Twin’Z un oggetto accattivante, quasi
vivo.
Renault ha
preferito un salone non automobilistico per svelare una concept-car.
La scelta del “Salone Internazionale del Mobile di Milano”, appuntamento ineludibile del design, dimostra la volontà di Renault di ampliare il proprio pubblico, rivolgendosi ad un’audience sensibile all’universo della creazione, nella prospettiva di abbattere le frontiere tra il mondo degli oggetti in movimento - “l’auto-mobile” - e quello dell’arredamento.
La scelta del “Salone Internazionale del Mobile di Milano”, appuntamento ineludibile del design, dimostra la volontà di Renault di ampliare il proprio pubblico, rivolgendosi ad un’audience sensibile all’universo della creazione, nella prospettiva di abbattere le frontiere tra il mondo degli oggetti in movimento - “l’auto-mobile” - e quello dell’arredamento.
«Renault
Design deve sempre restare in ascolto e dar prova di apertura
mentale. In ascolto delle tendenze, per anticiparli meglio. Aperta a
tutti i settori di attività, per creare l’innovazione. Esistono
numerosi ponti tra le realizzazioni di Ross Lovegrove, che associano
bellezza e intelligenza, la sensibilità del suo approccio, ispirato
al mondo vivente e alla natura, e il design che sviluppiamo da tre
anni in Renault, sensuale, alla ricerca di emozioni semplici, e
sempre vicino alla gente», sottolinea Laurens van den Acker. Per il
Direttore del Design Industriale Renault, «Il progetto Twin’Z
offriva l’opportunità di affidare ad un grande designer della
nostra epoca il compito di analizzare con sguardo nuovo il processo
di progettazione automobilistica, al crocevia tra le frontiere
dell’automobile e quelle dell’universo del design da arredamento.
E quale migliore scenografia del Salone di Milano per svelarlo?».
Twin’Z
è una concept di city car 100% elettrica. Grazie all’architettura
con motore posteriore e alle batterie disposte sotto il pianale,
propone un’abitabilità ed una maneggevolezza fuori dal comune, e
un comportamento particolarmente ludico.
Strategia
Design Renault. Twin’Z: Play (il tempo del gioco)
Twin’Z
è la 5ª concept-car nata dalla strategia design di Renault, fondata
sul ciclo della vita, rappresentato da una margherita a sei petali.
Tale strategia risponde alla volontà del Costruttore di accompagnare
i clienti attraverso la diversità della proposta, in coincidenza con
tutte le principali tappe e aspirazioni della loro esistenza.
«Ispirata
al ciclo della vita, la strategia del design Renault verte intorno a
temi quali ‘l’amore’, ‘l’esplorazione’, ‘la famiglia’,
‘il lavoro’ e ora ‘il gioco’. Quale modo migliore di giocare
se non entrare nel meraviglioso mondo in cui vivono gli splendidi
oggetti sapientemente disegnati da Ross. Può essere un’ispirazione
per voi come lo è stata per noi». Laurens van den Acker
Dopo:
- DeZir
– “Love” - che incarnava, nel 2010, il “colpo di fulmine”;
- Captur
– “Explore” - la scoperta del mondo a due;
- R-Space
– “Family” – il tempo di formare una famiglia;
- Frendzy
– “Work” – il lavoro;
è arrivato
il momento del gioco – “Play” – con Twin’Z, caratterizzato
dalla tinta blu. Twin’Z gioca con la luce
e dimostra la moltitudine di possibilità di personalizzazione.
Rivolgendosi a
Ross Lovegrove, Renault ha lasciato al Designer Prodotto la libertà
di esprimere la propria visione dell’automobile, ispirata al mondo
naturale e guidata dall’idea di un incontro armonioso tra il
veicolo e l’ambiente. Laurens van den Acker è sensibile a questa
impostazione umana e raffinata, che attinge la sua essenza
dall’ambiente organico e dalle possibilità offerte dalle più
recenti tecnologie digitali di modellizzazione 3D.
«Ross
rende spaziosa un’auto piccola, crea semplicità nonostante la
complessità e trasforma un oggetto senza vita in qualcosa di vivo»
- Laurens van den Acker
L’approccio
di Ross Lovegrove ha colpito l’attenzione di Renault con tre
tematiche:
- il design esterno
dei suoi oggetti sensuali e poetici;
- la
luce e le sue modalità di proiezione;
- la leggerezza, la
semplicità e il lavoro sulle fibre / i tessuti.
L’équipe di
Ross Lovegrove ha rivestito la carrozzeria (paraurti, fanali,
griglie, tetto a LED, cerchi) basandosi su un disegno realizzato da
Renault Design, ed ha anche progettato l’abitacolo, comprese le
scelte di colori e materiali, in collaborazione con Renault.
Per quanto riguarda
Renault, il progetto è stato realizzato con la supervisione di
Laurens van den Acker, Axel Breun, Direttore delle Concept-car, e il
designer Raphaël Linari.
Ross Lovegrove e
Renault si sono basati sui più moderni strumenti di progettazione
digitale, per applicare all’oggetto
automobilistico elementi di linguaggio formale di origine naturale e
biologica.
Twin’Z:
tecnologia e raffinatezza
Con Twin’Z,
Renault fa valere la sua legittimità nel creare un’auto piccola,
ludica e moderna, che propone un approccio innovativo. Questa
concept-car si ispira sia all’eredità di Twingo I, sia a quella
della R5, due city car che hanno entrambe
creato una moda e segnato la propria epoca. Ma Twin’Z
rientra in una nuova dimensione, con interni essenziali, estremamente
semplici, impreziositi da dettagli raffinati e tecnologici,
realizzati grazie a sofisticati dispositivi digitali.
La sagoma
e le dimensioni sono parametri fondamentali nell’impressione
trasmessa dall’auto.
Lunga appena 3,62
m, Twin’Z suggerisce robustezza e protezione, grazie alle
proporzioni, alla linea di cintura della scocca rialzata e agli
sbalzi ridotti. Un’impressione rafforzata dalle ruote
sovradimensionate da 18”.
L’architettura
con motore a trazione posteriore ha permesso di spostare le ruote ai
quattro angoli, a vantaggio di un assetto robusto e di un pianale di
ampia superficie, caratteristiche che offrono al modello un’identità
esclusiva e un rapporto eccezionale tra abitabilità e compattezza.
Twin’Z
presenta linee tese che trasmettono un’impressione di forza e
sicurezza. La carrozzeria porta l’impronta dello studio Ross
Lovegrove, che l’ha progettata come sintesi di raffinatezza e
tecnologia.
La tinta
blu di Twin’Z rende omaggio al pittore francese del XX secolo Yves
Klein. Satinata e trattata come una vera e propria pelle, non sembra
verniciata ma piuttosto spalmata, praticamente anodizzata, dando
l’impressione di una pigmentazione naturale. L’applicazione di
una vernice soft ha permesso di ottenere una sensazione vellutata al
tatto, ed una certa iridazione che esalta l’apparenza
“elettro-naturale” di Twin’Z.
«Si
riferisce al patrimonio culturale francese ed esprime anche le virtù
del pianeta. Vista dallo spazio, la nostra Terra natale non è forse
blu?», Ross Lovegrove.
La calandra è
disegnata per creare un effetto vortice,
orientando i flussi d’aria e controllandone le turbolenze, in modo
da ottimizzare le performance aerodinamiche. Questo motivo si declina
anche come un’impronta nel paraurti posteriore, facendo eco alla
firma dei gruppi ottici.
Le porte
di Twin’Z, ad apertura contrapposta, si aprono elettricamente.
L’assenza di montante centrale consente di svelare integralmente
l’abitacolo, liberando un ampio spazio di accesso a bordo. Questa
capacità di apertura sul mondo esterno induce anche un sensibile
impatto dal punto di vista ergonomico: l’automobile compatta si
libera dal guscio che la opprime. Twin’Z è un oggetto prezioso e
tecnologico, come dimostrato da alcuni dettagli, tra cui i pulsanti a
sfioramento, che comandano l’apertura elettrica delle porte.
Le
ruote sono state progettate come entità indissociabili. Il cerchio
adotta una tinta verde luminescente e un disegno ispirato alle
strutture che si osservano nel mondo organico: partendo da un nucleo
centrale, si sviluppa fino alla periferia con sottili ramificazioni
d’ispirazione vegetale. Il pneumatico, specificamente messo a punto
da Michelin, prolunga tale geometria per collegare i due elementi,
permettendo alla ruota di presentarsi come un insieme, invece che
come associazione di elementi separati. L’insieme è stato
realizzato grazie alla modellizzazione parametrica e alla stampa 3D,
per ottenere un’unità strutturale estetica.
Play with light:
giocare con la luce, per rappresentare l’energia ed esaltare le
sensazioni
L’illuminazione
di Twin’Z è esclusivamente assicurata da LED che consentono di
pilotare sequenze di animazione e di esaltarne l’identità
luminosa.
I fari
anteriori sono stati ridotti ad espressione grafica minima.
Sottolineati da una palpebra, offrono a Twin’Z una vivacità
positiva, rafforzata dall’utilizzo di una quantità minima di linee
che conferiscono al modello uno sguardo decisamente ottimista. A loro
volta, i proiettori addizionali delle luci diurne, veri e propri
gioielli tecnologici, sono dotati di una struttura a lamine che evoca
l’iride dell’occhio umano, e contribuiscono al carattere
antropomorfico del frontale che conferisce a Twin’Z una personalità
intrisa di umanità.
Twin’Z
è animata da un’originale rete di LED, che le consente di
illuminarsi progressivamente. La luce nasce nella losanga e si
propaga verso i fanali, prima di risalire sui montanti del parabrezza
per correre poi lungo il padiglione e ridiscendere fino al paraurti
posteriore. Questo percorso crea un effetto magico che sembra
infondere vita a Twin’Z.
Il tetto
in vetro stratificato si prolunga nel lunotto, esaltando la
sensazione di abitabilità, ed è animato da una molteplicità di LED
integrati che risvegliano i sensi degli occupanti. Secondo Ross
Lovegrove, «Questi ultimi si trovano così avviluppati in uno
scrigno tecnologico, che li inonda di luce in simbiosi con l’energia
emessa da Twin’Z».
Il retrovisore
laterale è stato sostituito da una videocamera integrata, “immersa”
nella carrozzeria. Uno spoiler posteriore in cristallo aumenta la
portanza dell’auto e completa con dinamismo la fluidità delle
linee, rialzandole visivamente e ispirando una sensazione di
leggerezza.
I gruppi ottici
posteriori sono scomparsi, sostituiti da un’illuminazione a LED
integrata nel vetro. Questo gioco di luci consente nuove
configurazioni: ad esempio, premendo il pedale del freno, la
luminosità delle luci di stop risale dolcemente verso il tetto,
assicurando maggiore visibilità e sicurezza.
Il nome
del veicolo è apposto con lettere dorate sul lunotto, e la firma
“LOVEGROVE” è incisa nella parte inferiore delle porte
anteriori.
Twin’Z
prosegue la tradizione delle piccole Renault, compatte ed abitabili.
Grazie all’architettura originale, Z28 propone un ampio volume
interno con un ingombro ridotto. La presenza di un doppio pianale è
accompagnata da una posizione di guida rialzata. Conducente e
passeggero beneficiano di un’eccellente visibilità sulla strada e
l’ambiente esterno.
Di
stile essenziale, l’abitacolo esprime una grande semplicità,
offrendo un’impressione di unità e spazio.
«L’abitacolo
non è diviso in elementi separati. I passeggeri posteriori
beneficiano al massimo dell’esperienza di viaggio. Abbiamo
integrato lo schienale dei sedili posteriori nel pianale, per creare
più spazio e una nuova estetica disinvolta». Ross Lovegrove.
Le porte
ad apertura contrapposta e l’assenza del montante centrale offrono
una visione completa dell’abitacolo, che ispira purezza ed estrema
leggerezza:
- purezza delle linee, che propagano liberamente e voluttuosamente il loro flusso luminoso nell’abitacolo, senza mai incontrare freni né ostacoli. Evocando i flussi energetici, le linee bicolori illuminano l’abitacolo di un verde luminescente, che ne rivela la topografia, e contribuiscono alla percezione di uno spazio di vita unificato e particolarmente abitabile.
- Leggerezza dei 4 sedili, il cui volume è stato ridotto allo stretto necessario. Costituiti da un’ossatura verde, che sembra essersi spontaneamente sviluppata dal pianale, essi sono ricoperti da una fibra blu tessuta sulla base di una maglia 3D che riunisce tutte le qualità: leggera, pur restando particolarmente confortevole; impermeabile e ignifuga, pur essendo traspirante. Visibile e luminescente sotto la trama, l’ossatura del sedile offre una dimensione eterea all’insieme dell’abitacolo. I sedili sono provvisti di diodi a LED, incorporati nei montanti del telaio che ne sottolineano le forme attraverso il tessuto, illuminando l’abitacolo dell’auto.
Il disegno del
piantone dello sterzo invita a prendere il volante di Twin’Z.
L’assenza di plancia consente di liberare uno spazio inconsueto per
il passeggero anteriore. Questa soluzione consente a tutti i
passeggeri, anteriori e posteriori, di condividere la stessa
esperienza.
L’Interfaccia
Uomo/Macchina è ridotta al minimo. Il cruscotto scompare, mentre gli
strumenti sono raggruppati su un semplice tablet, montato su un’asta
tra i due sedili anteriori, capace di fare tutto ciò che esiste nel
campo della domotica: controllo dei parametri del veicolo
(riscaldamento, regolazione sedili, accensione dei fanali e del
tetto), ma anche GPS e connettività. Uno smartphone, disposto
davanti al conducente, gli consente di visualizzare la velocità,
l’autonomia e le spie principali.
L’automobile
secondo Ross Lovegrove: “Tutto in uno”
«Per
me, l’auto è soltanto un oggetto di grandi dimensioni. Ciò che è
magico per un designer, è poter concentrarsi sulla progettazione,
all’interno dei limiti globali imposti da un “progetto”, e poi
dedicarsi all’allestimento, all’illuminazione, all’elettronica.
Ho adottato un approccio coordinato tra la progettazione degli
interni e degli esterni, per permettere a Twin’Z di presentarsi
come un unico oggetto. Il modello beneficia di uno stato d’animo
artistico, incentrato sul digitale e i sistemi elettrici del veicolo.
L'automobile è
diventata simbolo di progresso e civiltà, un emblema dell’attitudine
dell’uomo a controllare le tecnologie avanzate e a trasformare i
materiali in oggetti di grande precisione, molto presenti nella
quotidianità.
L’utilizzo
di materiali compositi e riciclati apre nuove opportunità di
associare consistenze ed espressioni fisionomiche inedite. L'estetica
meramente “meccanica” lascia spazio ai principi ecologici
dell’estetica “morbida”.
In tal senso,
progettare un veicolo non consiste più nel limitarsi a migliorare
l’aspetto e il piacere di guida, ma significa adottare un nuovo
atteggiamento nel modo d’integrare i veicoli nella vita di tutti i
giorni: smaterializzare fisicamente l’auto per alleggerirla,
ridurne le emissioni inquinanti, ottimizzarne l’impronta carbonio e
massimizzarne il rendimento e l’efficacia, grazie all’intelligenza
dei sistemi adottati. È quel che ho cercato di esprimere attraverso
questo progetto. Grazie ai progressi realizzati in materia di
modellizzazione digitale e di tecnologia, la frontiera tra sogno e
realtà diventa sempre più vicina. È possibile, oggi, creare
oggetti profondamente “design” che rispondono, al tempo stesso,
alle attese dei consumatori.
Fin dall’inizio,
l’obiettivo era attingere dall’eredità di lusso ed eleganza
associata alla Francia, per esprimerla in modo moderno, creando
parallelamente un forte legame tra il passato, il presente e il
futuro di Renault» - Ross Lovegrove.
SCHEDA TECNICA
- Lunghezza: 3627 mm
- Larghezza: 1705 mm
- Altezza: 1506 mm
- Passo: 2495 mm
- Peso: 980 kg
- Velocità: 130 km/h
- Autonomia: 160 km
- Motore elettrico in posizione posteriore da 50 kW (68 cv): motore sincrono con rotore a bobina
- Coppia massima (Nm) 226 Nm
- 4 pack di batterie con tecnologia agli ioni di litio, uniformemente suddivisi sotto il pianale
- Tensione: 96 V
- Tipo: trazione posteriore
- Trasmissione: diretta con riduttore e inverter anteriore/ posteriore
- Pneumatici specifici Michelin: 205/40 R18
- Cerchi alluminio 18" design Ross Lovegrove
- Avantreno: pseudo Mac Pherson
- Retrotreno: doppio triangolo
- Ammortizzatori Ohlins regolabili
- Telaio tubolare
- Carrozzeria in fibra di carbonio
Partner
Studio Design
Estival: produzione e assemblaggio
SAMSUNG:
strumentazione (pilotaggio Renault)
Michelin:
pneumatici
IRCAM: Suono
Resipoly Chrislor (gruppo Colas):
rivestimento pianale
EQUIPE PROGETTO
RENAULT
Laurens van den
Acker Direttore del Design Industriale
Anthony
Lo Direttore del Design Esterno
Axel Breun
Direttore del Design delle Concept Car
Philippe Ponceau
Capo progetto
Raphaël
Linari Designer esterni
Nathalie
Granger Designer Colori&Materiali
Minh Au
Truong Tecnico Concept-Car
Philippe Alves
Capo laboratorio modelli digitali e
fisici
Antoine
Boulay Responsabile laboratorio immagini
+film
Vincent
Ciccone Architetto Interfaccia
Uomo/Macchina
Gerard
Picard Direttore dello studio Design
ESTIVAL
STUDIO ROSS LOVEGROVE
Ross
Lovegrove Designer
Matt Longbottom Designer
Christoph
Hermann Architetto
Crediti fotografici:
- Renault Design
- Anthony Bernier
Nessun commento:
Posta un commento