Il Trofeo Andros perdeva altitudine, nella tappa di Saint-Dié des Vosges, ma guadagnava ancora intensità. Davanti ad un pubblico numeroso, Alain Prost aumentava il distacco rispetto a Jean-Philippe Dayraut, precedendolo in ciascuna delle due corse, mentre Benjamin Rivière, il terzo contendente, ritornava di diritto tra gli aspiranti al titolo. La suspense è palpabile, prima della finalissima di Super Besse, in programma la settimana prossima.
Il disgelo accoglieva i concorrenti del Trofeo Andros a Saint-Dié des Vosges, con temperature nettamente superiori allo zero ed una pioggia incessante, a tal punto che il ghiaccio lasciava a desiderare persino sull’anello refrigerato del circuito del Geoparc. Per tener conto delle condizioni climatiche, i concorrenti ricevevano otto pneumatici, al posto dei sei abituali.
La principale difficoltà, per i piloti del team Dacia, consisteva nel gestire la mancanza di ghiaccio. «Abbiamo delle auto progettate per evolvere su ghiaccio, non su asfalto! Con un tempo del genere, non c’era praticamente più ghiaccio già alla fine delle prove libere», constatava Alain Prost. «La situazione è la stessa per tutti, ma con distanze in classifica così risicate in questa stagione è davvero un peccato giocarsi il Trofeo Andros sull’asfalto».