Nell’edizione 2013 delle Mille Miglia, Jaguar festeggia i 65 anni della sua affascinante tradizione roadster. In totale sono 24 le Jaguar iscritte alla gara (tra cui 14 XK120 e 4 XK140). Sulle tracce degli eroi del passato e del presente, le Jaguar saranno seguite dalla nuova Jaguar F-TYPE sulla maggior parte del percorso.
Alla
vigilia della Mille Miglia, Jaguar ha prodotto un cortometraggio
(disponibile su YouTube all’indirizzo:
http://www.youtube.com/watch?v=eEkckuR8E-k&feature=youtu.be) con
le dichiarazioni di David Gandy, Yasmin Le Bon, Alex Buncombe e
Norman Dewis, co-pilota di Stirling Moss della prima Jaguar C-type
con freni a disco nella storica gara del 1952.
Daniel Day-Lewis in
una XK120 del Jaguar Heritage
Iscritta da Jaguar
Heritage, la XK120 con il numero 271, potrebbe anche essere descritta
come la “XK Hollywood”. Questa OST (Open Sports Tourer) del 1953
è guidata da Jim Gianapulos, CEO di 20th Century Fox, insieme a
Daniel Day-Lewis, in veste di navigatore. L’attore britannico, che
ha iniziato la sua carriera con film come "Camera con vista"
e "L'insostenibile leggerezza dell'essere", ha poi vinto
ben tre premi Oscar. Day-Lewis vinse la prima delle sue tre statuette
nel 1989 per il ruolo ne "Il mio piede sinistro"; gli altri
nel 2008 per "Il Petroliere" e, nel 2013, per la sua
interpretazione di Abramo Lincoln nel film di Spielberg ("Lincoln").
Nell’auto con il
numero di partenza 199, bella gente in simbiosi perfetta con una
bella macchina. Alla guida David Gandy, il "volto" di
Dolce&Gabbana dal 2006 al 2011, ancora considerato il top-model
per definizione. Alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Londra
2012, Gandy è stato il solo modello a sfilare in passerella insieme
a icone della moda femminile come Naomi Campbell o Kate Moss. Gandy
in passato ha avuto esperienze giornalistiche con il magazine Auto
Express; ha un proprio blog nell’edizione britannica di Vogue e
scrive regolarmente di auto per l’edizione inglese di GQ.
La sua co-pilota
Yasmin Le Bon è anche lei una star-model, e dal 1985 è sposata con
il cantante dei Duran Duran Simon Le Bon.
Un vincitore delle
Mans e un sei-volte campione olimpico nella terza XK 120
La terza Jaguar XK
120 (numero di partenza 200) sarà guidata da due scozzesi
particolari. Andy Wallace, vincitore della 24 Ore di Le Mans del 1988
con una Jaguar XJR-9 LM, a febbraio, in Belgio, su un tratto di
strada chiuso lungo 3.2 km, è riuscito nell’impresa di accelerare
da fermo, con una Jaguar F-TYPE V8S, fino a 290 km/h e frenare in
tempo senza trascinamento. Wallace è,
inoltre, ha ottenuto il tempo di 4.2 secondi da 0 a 100 km/h.
Accelerazioni cui, con altri mezzi, è abituato il co-pilota di
Wallace, Chris Hoy. Nato a Edimburgo, Hoy è stato sei volte campione
olimpico e otto volte campione del mondo di ciclismo su pista. Nel
2008 ha vinto tre medaglie d'oro e altri due alle Olimpiadi di Londra
del 2012. Nominato Cavaliere dalla Regina nel 2009, che, insieme alla
nomina di membro dell'Impero britannico (MBE), gli permette di essere
chiamato Sir.
Iscritta da Jaguar
Heritage, la C-type con il numero di partenza 270 è una delle 43
vetture consegnate ai piloti privati, dotate di freni a tamburo e
carburatori SU. Mario Tardini guidò l'auto nella Mille Miglia del
1953, ma dovette ritirarsi per un guasto. Nel 1954, la Jaguar arrivò
terza nel GP di Svizzera, a Berna, nella classe oltre 1.6 litri. Dopo
aver gareggiato in diverse cronoscalate svizzere, la C-type, negli
anni ’70, tornò nel Regno Unito, dove venne acquisita da Jaguar
Daimler Heritage Trust nel 1983. La prima uscita della vettura nella
sua "seconda vita agonistica" fu con Stirling Moss e
Wolfgang Reitzle all’Ennstal Classic del 2000.
Bernard Kuhnt, Direttore European Operations di Jaguar Land
Rover, farà equipaggio con l’attrice tedesca Hannah Herzsprung,
figlia dell'attore Bernd Herzsprung e della stilista Barbara Engel.
Nel 2007 ha vinto il premio cinematografico tedesco quale miglior
attrice non protagonista e, nel 2009, il premio Adolf Grimme. Il suo
più grande successo è stato nella serie TV Weissense, per il quale,
nel 2010, ha vinto il premio come miglior attrice tedesca, seguito
dal premio televisivo tedesco 2011.
La C-type di Fangio
per due piloti purosangue
La Jaguar C-type,
numero di partenza 269, sarà guidata da Alex Buncombe e Chris
Harris. Buncombe è un pilota tuttofare, che si sente a suo agio sia
dietro al volante di una moderna auto da corsa, sia dietro a quello
di una vettura d’epoca. Il suo navigatore, Chris Harris, è un
collaudatore di auto per riviste tecniche inglese, con molti anni di
esperienza. Iscritta da JD Classics, questa C-type color bronzo
guidata da Buncombe ha vinto il Grand Prix de Monaco Historique nel
2012, nella classe sport prototipi pre-1953. L'auto è stata
acquistata nel 1952 dal cinque volte Campione del Mondo Juan-Manuel
Fangio che, essendo un pilota Maserati, non ha mai potuto guidarla.
La C-type posseduta
da Nigel Webb (numero di partenza 197), il primo cliente della
C-type, fu acquistata nel 1953 dal vincitore di Le Mans Duncan
Hamilton. Corse fino al 1965, e oggi l'auto partecipa regolarmente a
tutte le principali riunioni di auto d’epoca. Nell’edizione 2013
della Mille Miglia questa C-type è guidata da Michael Quinn, nipote
del fondatore di Jaguar Sir William Lyons, in coppia con Salvatore
Ferragamo Jr, nipote e omonimo del grande designer di moda italiano.
Ferragamo, ambassador di F-TYPE per l’Italia, è anche ambasciatore
del marchio della catena alberghiera Relais&Chateaux, di cui fa
parte anche Il Borro, di cui è l’amministratore delegato. Situato
nelle colline toscane, Ferragamo ha acquisito il villaggio medievale
nel 1993 e, restaurato nella sua antica bellezza, è divenuto un
resort di lusso, ma anche un’azienda agricola che produce vini e
olio di altissima qualità.
La C-type e la
successiva D-type, riassumono gli anni gloriosi della Jaguar a Le
Mans – cinque vittorie tra il 1951 e il 1957. La C-type adottava il
motore sei cilindri da 3,4 litri della XK120, oltre alla sua
trasmissione e sospensione anteriore. Nuova era la sospensione
posteriore con barre di torsione trasversali. Bob Knight ideò un
telaio leggero ma resistente alla torsione e un telaio ausiliario per
sostenere il motore e le sospensioni anteriori. Malcolm Sayer, un
esperto di aerodinamica, rivestì il tutto con una pelle aerodinamica
di alluminio. Nel 1951 la Jaguar gareggiò con tre C-type da 260 Cv a
Le Mans. Arrivò subito la vittoria con Peter Walker e Peter
Whitehead a una velocità media di 151 km/h. Se ci fosse stato un
campionato di auto sportive a quel tempo – Jaguar e la sua C-type
sarebbero stati le dominatrici. Dopo il flop del 1952, quando tutte
le Jaguar dovettero a ritirarsi per problemi di raffreddamento,
Jaguar si rifece alla grande nel 1953, finendo prima, seconda e
quarta. Duncan Hamilton e Tony Rolt polverizzarono tutti i record con
una velocità media di oltre 170 km/h.
Con la nuova F-TYPE,
Jaguar torna all’essenza e all’origine della sua identità di
marca: una roadster due posti con prestazioni e agilità come
caratteristiche principali, che mette al centro della scena il
guidatore. Grazie a una carrozzeria interamente in alluminio, la
versione base pesa solo kg. 1597; l'architettura leggera in
combinazione con la trazione posteriore e una distribuzione del peso
ideale assicurano il massimo divertimento di guida. Lo spoiler
posteriore a comparsa e le maniglie a incasso dominano un disegno
che, con le sue linee essenziali, è altrettanto puro e seducente. La
gamma dei motori comprende un 5.0 litri V8 S/C con 364 kW (495 Cv) e
due varianti del 3.0 litri V6 S/C da 340 Cv e 380 Cv. Tutte le
motorizzazioni sono abbinate a un cambio automatico a 8 velocità. Il
sistema intelligente Stop/Start è di serie su tutte le versioni. Un
sistema di scarico attivo per i modelli S offre un rombo da corsa
vera, mentre il sistema Adaptive Dynamics assicura maneggevolezza
superiore in tutte le condizioni.
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