Il team della rivoluzionaria Nissan DeltaWing ha
annunciato di avere un lavoro da completare. Dopo essere stata spinta
irrimediabilmente fuori pista durante la famosa 24 Ore di Le Mans
dello scorso giugno, la preferita dai fan potrà portare a termine la
propria missione durante la versione minore dell'evento, la Petit Le
Mans.
L'originale vettura a forma di freccia
Nissan DeltaWing, che tre mesi fa ha conquistato il cuore dei 240.000
fan della 24 Ore di Le Mans, tornerà a gareggiare il prossimo mese
alla finale della American Le Mans Series (ALMS) di Road Atlanta,
negli Stati Uniti, che si terrà dal 17 al 20 ottobre.
L'annuncio è avvenuto oggi, per voce
del Vicepresidente di Nissan Americas, Bill Kruger, presso la sede di
Nissan North American a Nashville, Tennessee.
Progettata e costruita appositamente
per completare la famosa 24 Ore di Le Mans con metà del carburante e
metà d ei pneumatici impiegati dai prototipi sportivi
tradizionali, la Nissan DeltaWing è stata costretta a ritirarsi
dalla classica competizione francese dell'endurance dopo sei ore, in
seguito a una collisione con un'altra auto.
La dedizione del pilota giapponese
Nismo, Satoshi Motoyama, che prima di ammettere la sconfitta ha
eroicamente tentato per 90 minuti di riparare i danni dell'impatto a
bordo pista del circuito di Le Mans, è valsa al team il massiccio
supporto dei fan, la cui richiesta di rivedere l'auto in pista sarà
ora soddisfatta.
A causa di impegni di gara
preesistenti, i tre i piloti di Nissan DeltaWing per il circuito di
Le Mans, Motoyama, Marino Franchitti e Michael Krumm, non potranno
partecipare alla prestigiosa corsa Petit Le Mans ALMS. Sarà quindi
il primo campione della GT Academy di Nissan, lo spagnolo Lucas
Ordonez, a portare l'auto in pista a Road Atlanta, insieme al
campione della American Le Mans Series 2011 nella classe PC Gunnar
Jeannette.
Darren Cox, General Manager di Nissan
Europa, ha dichiarato: “La competizione di Le Mans è stata per noi
un enorme successo, l'auto ha soddisfatto appieno le nostre
aspettative e le ha persino superate, dimostrando che la
pionieristica tecnologia che stavamo collaudando nel laboratorio più
pubblico del mondo funziona e rappresenta una possibilità concreta
per la sostenibilità futura dell'automobilismo sportivo”.
“L'unica cosa che non è andata come
speravamo è stata la conclusione della gara, che ha avuto un esito
fuori dal nostro controllo. Avendo appurato che la tecnologia
funzionava, non ci siamo abbattuti. Tuttavia, siamo rimasti davvero
stupiti dal sostegno e dall'affetto manifestato dai nostri fan: per
questo abbiamo sentito di dover tornare a correre per loro”.
“Sono molto felice che Lucas abbia la
possibilità di portare in pista l'auto, la GT Academy è
un'innovazione pionieristica nell'automobilismo agonistico che sta
rendendo uno sport elitario come quello delle gare automobilistiche
accessibile a tutti, incluso chi non dispone di grandi budget e
sponsorizzazioni. Lucas è la prova vivente che l'innovazione
funziona”.
“Con grande emozione, diamo il
benvenuto a Gunnar nel team DeltaWing. Come precedente campione della
American Le Mans Series conosce il circuito Road Atlanta come il
palmo della sua mano ed è quindi un acquisto perfetto per il nostro
team.”
Secondo il team, la Petit Le Mans da
1000 miglia e 10 ore è l'evento ideale per Nissan DeltaWing, non
solo perché offrirà ai fan la conclusione di gara che desiderano,
ma anche perché consentirà all'auto di dar prova delle sue capacità
su un percorso più tradizionale rispetto al circuito ad alta
velocità di Le Mans, che include anche strade pubbliche.
L'annuncio giunge in concomitanza con
la notizia che, in seguito alla fusione tra l'ALMS e il GRAND-AM Road
Racing, Nissan DeltaWing sarà sottoposta ai dovuti interventi per
ottemperare alle normative del nuovo campionato, che inizierà nel
2014.
Il team di Nissan DeltaWing comprende
un gruppo di partner chiave, tra cui l'imprenditore americano
dell'automobilismo Don Panoz, il patron del progetto e proprietario
del team Indy 500 Chip Ganassi, il designer Ben Bowlby, il fornitore
di pneumatici Michelin, l'organizzazione All-American Racers di Dan
Gurney e il team Highcroft Racing di Duncan Dayton.
Panoz, a capo del team Project 56 sotto
la cui egida la DeltaWing ha iniziato la propria avventura a Le Mans,
ha affermato: “La Petit Le Mans è considerata una delle più
grandi gare automobilistiche al mondo. L'auto è stata supportata da
ogni divisione di Nissan e credo che i fan saranno entusiasti nel
vedere all'opera quella che la rivista Racer ha definito ‘una
soluzione rivoluzionaria’”.
“DeltaWing può partecipare
all’American Le Mans Series 2013 ed è inclusa nell'accordo di
fusione tra ALMS e GRAND-AM. Dovrà essere sottoposta a una
revisione, ma soddisferà tutti gli standard di sicurezza e
prestazioni. Per il 2014, la nuova serie includerà i prototipi di
Daytona, di Le Mans e forse persino la DeltaWing.”
Il lungimirante creatore di Nissan
DeltaWing, Ben Bowlby, ha affermato: “Alla Petit Le Mans, avremo
l'occasione di provare ai fan americani l'eccellenza di questa auto,
ma anche di dimostrare che è in grado di sostenere un percorso più
breve ma tortuoso, oltre a piste da 300 km/h più lineari, come
quella di Le Mans. Per noi è fondamentale sperimentare, effettuare
collaudi e ricevere il feedback dei piloti ai fini della convalida
effettiva del progetto.”
Nissan è diventato un partner
fondatore nel progetto DeltaWing a marzo di quest'anno e il team ha
affrontato una grande sfida nel preparare il modello sperimentale
Nissan DeltaWing e il motore DIG-T Nissan da 1,6 litri appositamente
sviluppato per la durissima 24 Ore di Le Mans.
Il progetto è stato il banco di prova
per lo sviluppo di innovazioni future da sperimentare nel corso dei
campionati mondiali e nella futura gamma stradale. È il caso della
Petit Le Mans, durante la quale saranno collaudate nuove tecnologie e
che farà da scenario per un lavoro di sviluppo futuro da parte del
partner Michelin sui suoi rinomati pneumatici, appositamente
concepiti per Nissan DeltaWing.
Stando ai dati sui consumi e sull'usura
degli pneumatici raccolti nel corso delle oltre sei ore di gara che
DeltaWing ha percorso alla 24 Ore di Le Mans, l'auto era sulla buona
strada per raggiungere l'obiettivo di completare le 24 ore con metà
del carburante e metà dei pneumatici impiegati dagli altri
partecipanti.
I rilevamenti effettuati su una vettura
LMP2 standard a Le Mans hanno indicato un consumo di 2350 litri di
carburante e una sostituzione di pneumatici ogni 300 miglia, per un
totale di nove cambi. Per il prototipo LMP2 i livelli di consumo sono
stati di 5 miglia per gallone (circa 47 l/100 km), mentre per Nissan
DeltaWing di 10,7 miglia per gallone (meno di 22 l/100 km).
Non è certo la prima volta che Nissan
guida l'innovazione nell'automobilismo sportivo, dato che la sua GT
Academy è stata un vero e proprio trampolino di lancio sia per chi
si cimenta nelle corse virtuali con le console per videogiochi, sia
per i piloti in carne e ossa. Ordonez è stato il primo vincitore nel
2008; tre anni dopo, ha debuttato alla 24 Ore di Le Mans,
conquistando il podio nella categoria LMP2, classe in cui predominano
le vetture motorizzate Nissan. Lo spagnolo è stato tra i piloti che
hanno testato la Nissan DeltaWing nel corso del suo rapido processo
di sviluppo all'inizio di quest'anno.
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