Ideatore delle forme della Citroën
Traction Avant, stilista della 2CV del Citroën T.U.B, della DS e
l’Ami6, dal 1932 al 1964 la storia di Citroën è fortemente legata
al genio creativo di Flaminio Bertoni. In questa occasione
particolare dell’anniversario dei 110 anni dalla sua nascita,
Citroën Italia ha il piacere di celebrare il designer che
rappresenta meglio lo spirito innovativo dei modelli della Marca,
fonte d’ispirazione inesauribile per i nostri designer attuali.
Il convegno ha accolto grandi testimoni
dell’era “Flaminio Bertoni” per raccontare l’influenza dei
suoi lavori, i terreni di ricerca artistica, ma anche alcuni aspetti
poco noti della sua vita privata. Durante la giornata dell’8
novembre presso la Villa Recalcati di Varese, giornalisti, scrittori,
designer, professori, curatori di museo e collaboratori hanno
raccontato della figura poliedrica di Flaminio Bertoni, che non
rinunciò mai alla propria dimensione di artista (scultore, pittore,
architetto) misurandosi in una sfida costante con le esigenze e le
problematiche industriali e di mercato tipiche di un grande
costruttore come Citroën.
Per Citroën Italia, il ricordo di
Flaminio Bertoni rappresenta anche la volontà di condividere l’amore
di tanti appassionati per le vetture storiche della Marca. Un
interesse per la storia di Citroën che continua a crescere in Italia
come nel mondo con 2300 appassionati iscritti ai Club ufficiali che a
loro volta aderiscono all'Amicale Citroën Internationale. Tanti
modelli entrati oggi nell’immaginario collettivo, dei quali più
dei due terzi sono vetture disegnate da Flaminio Bertoni. La tre
giorni dedicata a Flaminio Bertoni prevedeva in seguito al convegno,
un raduno di vetture storiche Citroën sulle colline del varesotto il
sabato 9 novembre. La giornata è stata anche l’occasione di una
visita speciale al Museo Flaminio Bertoni di Varese dove sono
custoditi opere, lavori e progetti del designer. Infine il 10
novembre la Triennale di Milano ha accolto i responsabili del Museo
Flaminio Bertoni per ufficializzare l’inserimento del museo nella
Rete dei Giacimenti del Design Italiano, istituzione che raccoglie in
un grande progetto di comunicazione le più importanti sedi di
collezioni di opere e documenti riguardanti l'eccellenza del design
italiano.
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