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giovedì 11 ottobre 2012

FIAT -Dichiarazione di Sergio Marchionne:


"Due agenzie di stampa hanno riportato oggi alcuni commenti che avrei fatto a Bruxelles con un gruppo di giovani durante un pranzo privato.
L’incontro era un evento organizzato tra i dirigenti del settore automobilistico e alcuni giovani al termine dei loro studi che si stanno affacciando nel mondo del lavoro. Tema era la mobilità futura e le sue implicazioni sull’industria automobilistica.
Un giornalista free-lance, fingendo di essere un invitato all’evento, è entrato all’interno della sala mentre stavo parlando con alcuni studenti.
I miei commenti su Firenze sono stati, a mia conoscenza, estratti fuori dal contesto.
La città di Firenze e la sua economia erano prese da me come riferimento per paragonarle alla complessità, al peso e alla dimensione di un Paese come gli Stati Uniti. Ho usato queste considerazioni per confrontare le responsabilità e le capacità del Presidente Obama con quelle di Matteo Renzi. La differenza mi sembra evidente.
I miei presunti commenti non devono essere interpretati come un mio giudizio sul valore di Firenze, che è una città per arte, cultura e scienze apprezzata e rispettata a livello mondiale, una valutazione che condivido pienamente.
Le mie valutazioni su Matteo Renzi restano invariate e sono personali e non attribuibili alla Fiat.
Penso infatti che per la sua età e per l’esperienza limitata sia, almeno per il momento, non adeguato ad assumere una posizione di leader in un contesto economico e sociale complesso come è oggi quello italiano.
A mio parere, una maggiore esperienza, che può solo accumularsi nel tempo, lo renderà più maturo e di conseguenza gli eviterà di esprimere opinioni senza logica contro la Fiat e la sua posizione industriale nel Paese, soprattutto in questo periodo di grave crisi economica a livello europeo. Tutto questo senza valutare minimamente l’impatto negativo, permanente e che comporterebbe gravissimi rischi, rispetto alle scelte industriali che abbiamo fatto.
Ho ribadito in varie occasioni la nostra logica e le ragioni delle nostre scelte. Ho anche avuto l’opportunità, un paio di settimane fa, di illustrare personalmente la posizione della nostra azienda al Presidente Monti e ad alcuni ministri del suo Governo.
Sto cercando di ottenere la registrazione dei commenti che mi sono stati attribuiti e poi impropriamente raccolti, e sulla base del suo contenuto deciderò se rinnovare e ampliare le mie scuse alla città di Firenze e ai suoi cittadini per commenti estratti fuori dal loro contesto."

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