L’Alleanza Renault-Nissan, uno dei
maggiori Gruppi automobilistici mondiali, rafforza il suo impegno
nella prospettiva di ridurre le diseguaglianze tra uomini e donne.
L’azienda ha avviato numerosi programmi nel mondo e, più
particolarmente sui mercati nazionali, per assumere, mantenere nel
posto di lavoro e promuovere il personale femminile.
La percentuale di donne – in
particolare nelle funzioni manageriali – è aumentata rispetto
all’anno scorso in entrambe le aziende Renault e Nissan.
In Renault, secondo l’inchiesta più
recente, le donne rappresentano il 18,4% del totale dell’organico
mondiale, rispetto al 17,6% nel 2013 e al 10% nel 2000. Le donne
occupavano il 18,3% delle posizioni manageriali nel Gruppo nel 2014,
contro il 17% nel 2013, ed erano inoltre titolari del 22% delle 2.000
posizioni chiave nel mondo rispetto al 19,6% nel 2013.
Nell’industria automobilistica,
Renault occupa un ruolo di leader in termini di occupazione femminile
ai vertici aziendali. Su undici membri del Comitato Esecutivo del
Gruppo, due sono donne: Mouna Sepehri, Direttore delegato alla
Presidenza e Marie-Françoise Damesin, Direttore delle Risorse Umane
del Gruppo Renault e dell’Alleanza.
L’obiettivo è raggiungere, a livello
mondiale, una femminilizzazione del 30% nelle posizioni tecniche e
del 50% nei profili commerciali entro il 2016. Renault si attiva
anche per garantire alle donne il 25% delle posizioni chiave nel
Gruppo entro il 2016.
In Nissan, nell’esercizio 2014, le
donne occupavano l’11,7% delle posizioni manageriali a livello
mondiale, rispetto al 10,6% dell’esercizio 2013. In Giappone, le
donne occupano l’8,2% delle posizioni dirigenziali di Nissan, un
dato che cresce rispetto al 7,1% del 2013 e che è più che
quintuplicato dal 2004.
Nissan resta un riferimento nel proprio
settore in Giappone, poiché il costruttore vanta una quota femminile
di quadri più di tre volte superiore alla media dei grandi Gruppi
industriali a livello nazionale. L’obiettivo di Nissan è
raggiungere il tasso del 10% di donne manager in Giappone e del 14%
nel mondo entro il 2017.
Il 2014 è stato un anno eccezionale
per i nuovi progetti tesi a favorire l’assunzione, il mantenimento
nel posto di lavoro e la promozione delle donne in Renault e Nissan,
la cui Alleanza rappresenta il 10% delle autovetture vendute nel
mondo.
Renault è la prima azienda industriale
ad aver sottoscritto un patto delle Nazioni Unite teso a promuovere
l’uguaglianza uomo – donna in America Latina, regione chiave per
la crescita a lungo termine. L’obiettivo dei principi di
empowerment delle donne dell’Agenzia UN WOMEN è garantire il
rispetto dei diritti delle donne ed aiutarle a partecipare pienamente
alla vita economica, in tutti i settori industriali e a tutti i
livelli gerarchici delle aziende.
Renault ha lanciato un programma di
reclutamento in uno stabilimento in Algeria, che ha consentito di
assumere 350 persone, di cui il 40% donne. Lo stabilimento di Renault
a Orano è divenuto, in tal modo, uno degli esempi mondiali in tale
settore industriale in tema di uguaglianza professionale.
Renault ha sviluppato Women@Renault,
social network aziendale, che consente la gestione dei talenti e
comprende oltre 4.500 membri suddivisi nei principali mercati
(Algeria, Argentina, Brasile, Colombia, Corea, Spagna, Francia,
India, Marocco, Romania, Russia e Turchia).
Nel 2014, il governo spagnolo ha
attribuito a Renault l’ambitissima “Label uguaglianza”,
complimentandosi vivamente con l’azienda per la creazione del
network Women@Renault.
Nissan ha predisposto un programma
ufficiale di mentoring per le donne candidate a posizioni manageriali
in Giappone: aperto alle titolari di posizioni manageriali, il
programma è destinato a potenziare le loro competenze in tema di
leadership, strategia ed evoluzione professionale.
Nissan ha messo in campo, inoltre, un
workshop che si svolge due volte all’anno, per le giovani donne
ingegnere, durante il quale vengono dati consigli sul modo di
impostare la propria carriera prima di avere dei figli.
Nissan continua ad estendere il
concetto di vendita “Ladies First” in Giappone, modello di
concessionaria gestita e diretta essenzialmente da donne. Situato a
Fuchu, nella periferia di Tokyo, questo punto vendita raffinato ed
elegante comprende una nursery ed un ampio spazio giochi per bambini.
L’obiettivo è fare in modo che le donne e gli acquirenti di una
prima auto percepiscano il calore dell’accoglienza.
Nell’estate 2015, Nissan aveva già
aperto 151 punti vendita “Ladies First” in Giappone e si
propone di arrivare a 300 entro la fine del 2016. Il Costruttore
prevede, inoltre, di estendere il concetto ai mercati esteri. Grazie
agli insegnamenti tratti dal Programma “Ladies First”, Nissan
riproporrà tale concetto nei Paesi in cui potrà dare risultati
positivi.
Tali progetti consentono a Nissan di
accrescere sensibilmente la percentuale di donne nell’organico
commerciale. Le donne occupavano l’8,5% di tali posizioni a metà
del 2015, contro il 7% alla fine del 2014. L’obiettivo di Nissan è
salire al 10% entro il 2018.
L’Alleanza Renault-Nissan pone
l’accento sul mentoring al Women’s Forum
Ogni anno, Renault e Nissan fanno il
punto sull’evoluzione in tema di uguaglianza e diversità alla
vigilia del “Women’s Forum for the Economy and Society”.
Quest’anno, la conferenza si svolgerà a Deauville, in Francia, dal
14 al 16 ottobre. Questo appuntamento annuale, supportato
dall’Alleanza dal 2006, si propone di promuovere le pari
opportunità per le donne nel settore dell’industria,
dell’insegnamento, della politica e, più in generale, nell’ambito
della società.
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