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mercoledì 24 giugno 2015

Donne nei motori: Rachel alla gara 4 Campionato Regionale di Enduro 2015

"L’importante e’ non cascare, e finire" by Rachel Hentsch
Rachel alla 4° gara del Campionato Regionale Enduro 
la pre gara, le difficoltà delle prove, e quando le forze, la fisicitià sembra ribellarsi entra in gioco lo spirito, 
#energiapura
la prima gara è stata una vera lotta 
http://shemotori.blogspot.it/2015/03/donne-nei-motori-lei-rachel-al.html#more
alla terza già si respira aria di cambiamento
http://shemotori.blogspot.it/2015/06/donne-nei-motori-rachel-alla-3-gara-del.html
e con la quarta si raccolgono i risultati!
A voi Amici questo emozionate reportage by Rachel
"Al solito, nei giorni precedenti la gara, i sentimenti sono misti. Ci vado si? Ci vado no? Il sopralluogo svolto il sabato porta i suoi vantaggi: quelli di farsi un’idea precisa sulle prove speciali, di prendere familiarita’ con il posto, con il terreno e con i tracciati, pero’ incide anche negativamente sul mio stato d’animo: comincio ad impaurirmi. Non so ancora bene collegare cio’ che vedo passando a piedi, a quello che sara’ l’attraversare quello stesso percorso in moto. Sempre mi pare tutto piu’ ripido, piu’ mosso, piu’ in contropendenza di quello che sara’ poi effettivamente . Stavolta, invece di un Enduro Test e un Cross Test, ci sono tecnicamente due Cross Test, inoltre il primo viene definito “extreme”. Questo gia’ basta a suggestionarmi fino all’inverosimile una settimana prima. Solo l’idea!
Davanti al parco chiuso di Carpineto Romao, Colleferro
in attesa di essere chiamata per la partenza
"Ho bisogno per farmi coraggio di elencare (a me stessa) i miei obiettivi. Sono molto personali e sicuramente non hanno nulla a che vedere con l’ordine di priorita’ degli altri concorrenti. Questo pero’ mi aiuta molto perche’ porta chiarezza e motivazione alla mia impresa. Le mie priorità per questa volta sono quindi, in ordine decrescente di importanza: 
- terminare la gara (quindi non perdermi come a Bussi e Graffignano);
- non procurarmi lesioni (Graffignano docet);
- gestire le risorse fisiche e mentali fino in fondo nella maniera ottimale, dosando tempi e sforzi;
- dare poca importanza ai tempi sulle PS: fino a che non avro’ trovato una modalita’ regolare di allenarmi sulle piste a poco mi serve cercare il limite sul fettucciato, so di non essere ancora abile su questo fronte. D’altronde la mia posizione esclusiva e “protetta” all’interno della categoria Lady (per scarsita’ di partecipazione femminile) mi mette al riparo dalla “corsa contro il tempo” cui non possono invece sottrarsi gli uomini.
Per domenica 14 giugno danno meteo instabile, con alta probabilita’ di pioggia. Illudo di salvarmi attraverso la solita esenzione dal terzo giro, quello dei piloti. Calcolo che finiro’ i miei due giri prima che inizi la pioggia. Su questo fronte mi aspetta una doppia brutta sorpresa: il Regolamento Particolare stavolta non include la classe Lady tra quelle esonerate dal terzo giro, insieme agli amatori. Quindi dovro’ fare tutta la gara, come i “piloti veri”. E dovro’ fare i conti con la pioggia, e tutte le conseguenze del caso, che ho gia’ vissute sulla mia pelle nelle gare precedenti.
Diversi fattori psicologici intaccano la mia convinzione: mio marito ha deciso di non iscriversi alla gara, Camilla Ferzacca ha fatto la preiscrizione ed e’ presente, ma ha deciso tuttavia di non partecipare, e questo mi causa un certo livello di apprensione. Forse ho sottovalutato la difficolta’ di questa prova? Forse sto facendo il passo piu’ lungo della gamba? E ora, la notizia dei tre giri! Ma poi, avviene lo scatto mentale: la sfida mi piace, perche’ sono una che sfida la sfida, ecco. Alcune parole di incoraggiamento dal Presidente del MC Colleferro Paolo Pelacci, e dal Direttore di gara, e scaturisce lo spirito di lotta. Quindi guardo subito al risvolto positivo: mio marito mi fara’ assistenza al paddock, e con la storia dei te giri entrero’ nel ranking assoluto, con i Piloti “Veri”!

Eccomi. Sono pronta. Cuore in gola, ma forza di volonta’ ben salda, e una gran voglia di uscire vittoriosa da questa battaglia piena di sfide inaspettate.
ore 10:41-Cristina Marrocco e Rachel sulla linea di partenza– Carpineto Romano, Colleferro
Alla partenza sono appaiata con Cristina. Spero di tenere il suo passo almeno per un po’ e carpire (forse?) qualche spunto illuminante ma niente da fare. Lei viaggia in una dimensione diversa e persino sul primo tratto asfaltato, dopo poche curve, gia’ l’ho persa di vista.
PS1 Cross Test “extreme” – Carpineto Romano
Al primo giro prendo le misure, individuo i punti dove ci sono le difficolta’, dove bisogna anticipare il gas e dove attaccare con decisione. Il percorso e’ segnato in maniera molto nitida. La prova extreme e’ meno terrificante di quanto me la fossi rappresentata, anche se naturalmente la percorro ad un passo imbarazzante. Ma mi sono fatta furba e per risparmiare a me stessa (e a chi viene dopo di me) l’inconveniente di fare da tappo, chiedo al commissario di lasciare dietro di me un doppio intervallo prima di dare il via al prossimo: molto meglio per tutti. Gli ostacoli artificiali fatti con i tronchi sono abbordabili, persino quelli post in sequenza nella curva finale. Non riesco a decollare ma gia’ sono sollevata di passarli senza essere disarcionata. Sulla parte di trasferimento del “single track” intermedio nel bosco (una mulattiera stretta sul fianco del monte, con scarpata scoscesa a destra) quando sopraggiungo, vedo un ”tappo” di due concorrenti fermi che sono scesi dalle loro moto e che guardano in giu’. Mi si raggela il sangue, qui e’ successo qualcosa: un pilota e’ caduto giu’ nel fosso. Sono in due a soccorrerlo, la situazione malgrado l’apparenza non e’ grave, e’ solo difficile tirar su la moto e io non posso essere d’aiuto; quindi passo cautamente oltre, ma posso dirvi che quel punto mi fara’ paura per il resto della gara, e dovro’ ripassarci ben due volte. Il secondo fettucciato e’ enorme, lungo, largo, velocissimo, tutto aperto e mi sento persa-- pero’ mi piace.
PS2 fettucciato veloce – Montelanico, Colleferro
Chiudo il primo giro con 5 minuti di margine, giusto il tempo di mandar giu’ mezzo litro di acqua con integratori di sali minerali, mentre o lusso! al gazebo ho il “marito-Ombrellino” e gli amici del motoclub che mi fanno i rabbocchi di olio, acqua, lubrificante e carburante. Ho decisamente poco tempo per fiatare, ma grazie a loro, parto puntualissima per il secondo giro, insieme a Cristina!
Al secondo giro riesco a ritagliarmi 8 minuti di margine. Il terzo giro inizia con entusiasmo ma alcune ombre. Esco dalla PS5 con due “braccia di legno” che sinceramente non so come gestire: e’come se tutt’ad un tratto avessi perso completamente il comando delle mani. Come si fa a guidare cosi? Come se non bastasse, ora arrivano i crampi ad entrambe le cosce, mi passano solo se guido in piedi. Iniziano quindi le prime gocce di pioggia, e mi dico che la mia gara finisce qui… purtroppo. Mi sorprendo a pregare ad alta voce, perche’ ho davvero raggiunto il mio limite psicofisico, e da sola non posso farcela. Il coraggio ritorna, la pioggia si dirada, cade ad intermittenza, e io vado avanti. Ormai non ho piu’ nessuno dietro, e devo solo concentrarmi sul portare il percorso a termine… senza finire nel fosso. Tengo d’occhio i minuti che scorrono. Stavolta siccome non ho ritardi, la mia tabella di marcia e’ rimasta semplice e pulita. Anche se dovesse piovere piu’ forte e il fondo diventare tutto viscido, ho il mio margine aggiuntivo di 15 minuti da giocarmi. L’importante e’ non cascare, e finire. Al diavolo lo stile di guida. Nessun mi vede e alcuni tratti li faccio a passo d’uomo, alla meglio, quasi ridendo all’idea dello spettacolo che darei se ci fosse qualcuno ad osservarmi. I dolori scompaiono, respiro e prego, e vado avanti. Chiudo l’ultimo giro con 3 minuti di anticipo. Euforia indescrivibile. Ce l’ho fatta. E poi, dopo aver posteggiato la moto al parco chiuso mi incammino verso il paddock, sola e gloriosa, mi pare di camminare sulle nuvole, il mondo e’ sospeso, sono al centro dell’universo e sono immensamente felice. E quindi, ora, piove.
Podio classe Lady – Colleferro
1° classificata Cristina Marrocco, 2° classificata Rachel Hentsch

Alcuni dettagli:
Motoclub Organizzatore: T.Piccirilli - Colleferro 

numero di piloti alla partenza: 160 circa
 partecipanti 
femminili: 2

tipologia gara: interregionale Lazio/Abruzzo
 3 giri da 41km ciascuno
2 PS, 1 extreme da 1,5km + 1 fettucciato veloce da 4,5km



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