Ieri eravamo a Roma alla conferenza stampa "VACANZE SICURE" per scoprire i risultati dell'indagine condotta dalla Polizia Stradale su oltre 10.000 automobili tra maggio e giugno di quest’anno
Ecco cosa emerge: in crescita le non conformità sui pneumatici
Il Direttore del Servizio Polizia
Stradale Giuseppe Bisogno e il Direttore di Assogomma Fabio
Bertolotti, hanno illustrato i risultati della campagna di sicurezza
stradale, frutto della collaborazione tra il Ministero dell’Interno,
Servizio Polizia Stradale, le Associazioni dei Produttori e dei
Rivenditori di pneumatici e Politecnico di Torino.
Parametri di fondamentale importanza per la sicurezza stradale: dallo spessore del battistrada, ai danneggiamenti, all’omologazione, alla conformità alla carta di circolazione e all’omogeneità confermano un trend negativo.
“Pneumatici fuori controllo, verrebbe da dire” commenta i Direttore di Assogomma Fabio Bertolotti
“Un quadro in netto peggioramento che conferma la necessità di interventi, non solo in termini di controlli stradali, che comunque è dimostrato producono effetti benefici. Bisogna iniziare a premiare l'automobilista attento che, responsabilmente, provvede a controllare periodicamente i suoi pneumatici, utilizzando quelli conformi e idonei anche al periodo stagionale. Gli pneumatici devono rientrare tra quei dispositivi che l'automobilista acquista e manutiene godendo dei benefici di deducibilità. Perché mai si può dedurre il costo di un divano e non anche quello dei pneumatici e della loro manutenzione? E dire che a pneumatici in ordine corrisponde un diretto effetto sulla possibilità di ridurre gli incidenti stradali che costituiscono un costo per il nostro Paese di quasi 30 miliardi di euro."
Sei le regioni indagate in questa
undicesima campagna di sensibilizzazione promossa da Assogomma e
Federpneus e realizzata dalla Polizia stradale: Emilia Romagna,
Veneto, Toscana, Puglia, Umbria e Trentino Alto Adige. Queste sei
regioni con le rispettive 36 province, sono un campione che fa
riferimento al 31% del parco circolante italiano di 37 milioni di
auto (fonte Aci). Rispetto all’età media nazionale del parco
circolante che è di 10 anni e 9 mesi e continua a invecchiare, il
campione controllato è di 7 anni e tre mesi, quindi decisamente più
giovane. Il dato è spiegabile con il fatto che i controlli si sono
svolti principalmente su autostrade e strade ad alto scorrimento,
dove circolano le prime vetture di cilindrate più elevate. Ciò fa
presupporre che il deficit di manutenzione generalizzato sia
ancora più significativo e quindi preoccupante.
“La sicurezza stradale passa anche attraverso una corretta manutenzione degli pneumatici. I dati dei controlli effettuati dalla Polizia Stradale evidenziano che purtroppo – ancora oggi – gli utenti della strada non hanno una piena consapevolezza dell’importanza della perfetta efficienza di tutte le componenti del veicolo, tra le quali, senza dubbio, rivestono un ruolo prioritario gli pneumatici. E’ infatti fondamentale che ogni veicolo monti pneumatici in conformità del dettato normativo per non compromettere la sicurezza alla guida” – spiega Giuseppe Bisogno, Direttore del Servizio Polizia Stradale.
La mancanza di manutenzione,
fondamentale per viaggiare sicuri in qualsiasi stagione, sembra
essere la principale causa di allarme, ed è evidenziata anche dal
numero sempre crescente di veicoli che non hanno effettuato la
revisione di legge. Va inoltre rilevato, che all’aumentare
dell’anzianità del veicolo, segue un aumento progressivo delle
percentuali di non conformità, a dimostrazione della scarsa
manutenzione sui pneumatici.Un punto percentuale di variazione
sembra un’inezia, ma se traguardato sul parco circolante italiano
(37 milioni di auto) assume proporzioni del tutto significative pari
a 370.000 unità. Una quantità del tutto rilevante.
L’allungamento dello spazio di
frenata è tra le prime cause di tamponamento, l’incidente più
diffuso: con gomme lisce, magari sotto un acquazzone estivo, la
frenata si allunga fino al doppio del normale ed è dunque intuitivo
che aumenti la possibilità di tamponamento per chi ha gomme
lisce, il cui dato passa dal 2,7%al 3,3%. Alcuni associano il pneumatico
allo scoppio come se fosse una causa intrinseca del prodotto, ma non
è così.
Lo scoppio si verifica al ricorrere di due fattori: da un
lato gomme danneggiate e dall'altro mancanza di aria in pressione
che, associati alle alte temperature estive ed al sovraccarico
possono dare luogo al cedimento strutturale. Come se i pneumatici
cedessero sotto il “ peso delle vacanze”, a causa di
vetture cariche sia di persone sia di bagagli in occasione degli
esodi estivi. Elemento di allarme in tal senso è l’aumento della
percentuale di gomme danneggiate visibilmente che passa dal 3% al
4,35%.
E’ bene rammentare anche di
ripristinare la pressione della ruota di scorta e di far controllare
lo stato dei pneumatici di roulotte, carrelli appendice e camper che
spesso sono stati fermi per 11 mesi, e che possono presentare oltre
ad un classico sottogonfiaggio, anche deformazioni permanenti delle
gomme.
La ricerca del risparmio a tutti i
costi, favorisce inoltre la crescita di soluzioni di ripiego che
possono costituire un elemento di rischio per la sicurezza stradale.
Questa è una delle ragioni che sta alla base dell’aumento di
pneumatici non conformi alla carta di circolazione che passa dallo
0,85 del 2013 addirittura al 3,36% di quest’anno. Per legge,
i pneumatici sullo stesso asse devono essere identici, cioè
perfettamente uguali, in tutto e per tutto: marca, modello, misure e
caratteristiche prestazionali, ecc.. Questa prescrizione Tecnico
giuridica ha una chiara valenza di sicurezza stradale al di là di
ogni ragione in termini di sanzioni sia pecuniarie che altro.Stessa motivazione, e forse la mancanza
di controlli su quello che entra alle nostre frontiere, è alla base
dell’impennata della percentuale di gomme non omologate che è oggi
raddoppiato rispetto a un anno fa attestandosi quasi al 4%.
Anche quest’anno i dati sono stati
elaborati sul modello del Dipartimento di Meccanica del Politecnico
di Torino e come sempre non sono mancate le sorprese
soprattutto riferite agli invernali. A partire dal numero di vetture
che in estate ancora monta gomme invernali, dato in crescita rispetto
al 2013, con il 12,44 % del campione, mentre l’1,95% monta
pneumatici invernali con codice di velocità ridotto.
Con temperature calde, il
pneumatico estivo riduce lo spazio di frenata su asfalto asciutto
fino al 25% rispetto all’omologo invernale, mentre su bagnato la
differenza di spazio di frenata arriva fino al 18% rispetto
all’invernale.
C’è dunque ancora molto da fare per promuovere una circolazione sicura a partire dal pneumatico: fondamentale ma sempre più trascurato, probabilmente anche a causa della crisi che riduce sempre di più la capacità di acquisto degli italiani
Assogomma e Federpneus consigliano sempre, e a maggior ragione in occasione delle partenze estive e di lunghi viaggi, una visita presso un Rivenditore specialista: sono oltre 5.000 in Italia i professionisti presso cui è possibile gonfiare i pneumatici ed effettuare un controllo visivo sullo stato dei pneumatici, tutto gratuitamente.
Volendo tracciare l’identikit
dell’automobilista modello (89.8% di conformità), cioè quello che
monta un prodotto omologato, conforme alla Carta di Circolazione,
omogeneo, senza danneggiamenti, non usurato e in regola con la
revisione lo troveremmo così: Italiano di Bolzano, con un’auto
oltre i 1.400cc, con meno di 5 anni e pneumatici estivi che guida su
una strada a una corsia. Segue di un’incollatura il bolzanino
virtuoso l’automobilista Ferrarese con l’89,71% di conformità.
Ma anche tra i virtuosi bisogna
comunque sottolineare che c’è un 10,2% di automobilisti che
presenta una non conformità relativa ai pneumatici, rispetto ad una
media nazionale del 16,56% e una maglia nera che si attesta ad un
pericoloso 33,14%.
Mentre l’automobilista meno accorto
(più bassa % di pneumatici in regola – 66.86% del campione), lo
troveremo a Taranto, sempre su una strada a una corsia, con un’auto
oltre i 1.400 cc che tra i 5 e i 10 anni e pneumatici prevalentemente
estivi (72% del campione).Al secondo posto per disattenzione Belluno
(67,57% di conformità).
I numeri dell’edizione 2014 di
Vacanze Sicure
Auto controllate 10.148
Età media del campione 7 anni e tre
mesi ( dato nazionale 10 anni e 9 mesi)
Periodo del controllo metà maggio –
metà giugno 2014
Agenti impegnati circa 300
Regioni coinvolte 6 ( Umbria, Veneto,
Trentino Alto Adige, Toscana, Puglia,
Emilia Romagna)
Province coinvolte 33
Gomme lisce 3,03% ( nel 2013 2,7%)
Gomme danneggiate 4,35% ( nel 2013 3%)
Gomme non omologate 3,96% (nel 2013
1,9%)
Gomme non omogenee 2,97% ( nel 2013
5,46%)
Gomme non conformi 3,36% ( nel 2013
0,85%)
Gomme invernali 12,44% ( nel 2013
11,38%)
Vetture non revisionate 5,685 ( nel
2013 4,62%)
Province virtuose:
· Spessore battistrada Bolzano
(0,34%), Siena (0,52%), Grosseto (0,57%)
· Danneggiamenti Piacenza (
0%),Bolzano (0,34%), Rovigo (0,56%)
· Omologazione Modena, Piacenza, Prato
(0%), Forlì-Cesena (0,75%),Bologna
(0,85)
· Omogeneità per asse Ferrara
(0,67%), Massa Carrara (0,71%), Vicenza (0,80%)
· Conformità alla carta Prato(0%),
Arezzo(0,43%), Reggio Emilia(0,99%)
· Invernali in estate
Bari(2,79%),Lecce(3,56%), Brindisi (5,99%)
Maglie nere:
· Spessore battistrada
Prato(10%),Piacenza (9,26%), Lecce(8,54%)
· Danneggiamenti Belluno
(18,38%),Taranto (13,14%), Brindisi (10,18%)
· Omologazione Belluno (8,65%),
Vicenza (8,58%), Brindisi (7,78%)
· Omogeneità per asse
Piacenza(11,11%), Prato (10%), Rovigo(9,04%)
· Conformità alla carta
Belluno(9,73%),Taranto(7,43%), Massa Carrara (7,09%)
· Invernali in estate
Taranto(26,86%),Perugia(23,40%),Belluno (22,70%)
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