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venerdì 13 dicembre 2013

BMW Italia e l'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano


BMW Group Italia in questi dodici anni ha, infatti, sostenuto le ricerche svolte dal San Raffaele sulle cellule staminali adulte del cervello con due milioni di euro. Un’iniziativa che non ha eguali nel nostro Paese e che è stata replicata anche nel 2013. Nel 2008 questa partnership è stata rafforzata con l’inaugurazione della BMW Research Unit, guidata da Gianvito Martino, direttore della Divisione di Neuroscienze e dell’Unità di Neuroimmunologia – dell’Istituto di Neurologia Sperimentale (INSpe) – dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.

“Siamo orgogliosi – ha dichiarato Franz Jung, Presidente e A. D. di BMW Italia S.p.A. – della nostra relazione con l’Ospedale San Raffaele e del progetto che in questi dodici anni abbiamo portato avanti insieme. 
La nostra BMW Research Unit – OSR rappresenta il fiore all’occhiello nel nostro programma di responsabilità sociale d’impresa insieme alla Scuola di Sci per disabili di Sauze d’Oulx e al programma di sostegno (attraverso borse di studio annuali) dei giovani colpiti dal terremoto in Emilia nel 2011 che abbiamo sviluppato con il Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana”.



“L’anno prossimo – ha poi aggiunto Franz Jung – daremo vita, insieme all’Ospedale San Raffaele, ad una nuova fase della nostra relazione, attraverso un’iniziativa che metterà a frutto gli studi e le scoperte fatte dall’unità diretta dal Prof. Gianvito Martino e che favorirà la divulgazione scientifica della BMW Research Unit - OSR. Questa nuova fase, che vi presenteremo nel corso del 2014, si inserirà in un programma di Corporate Social Responsibility orientato sia al dialogo interculturale che all’integrazione sociale”.

“Migliorare il nostro modo di lavorare – ha dichiarato Nicola Bedin, Amministratore Delegato dell’Ospedale San Raffaele – ponendoci sempre nuovi obiettivi: è la visione che condividiamo con BMW, nei rispettivi ambiti della nostra ricerca. Siamo grati e felici di poter continuare una collaborazione che unisce due eccellenze e le mette al servizio degli altri: un incontro che non poteva che essere fruttuoso e che ha già consentito di raggiungere importanti traguardi e che proseguirà in un cammino che contiamo ci porti in pochi anni dai modelli sperimentali e dai laboratori, finalmente alla cura dei pazienti”.

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