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giovedì 14 novembre 2013

Renault Sport F1 del Gran Premio degli Stati Uniti


Rémi Taffin, Direttore Operazioni in Pista di Renault Sport F1, commenta il circuito delle Americhe e l’impegno di Renault in vista del GP degli Stati Uniti
Austin è un circuito inserito di recente nel calendario agonistico, ma ha già appassionato tutto il nostro team. La città è fantastica e il tracciato emozionante come l’accoglienza che ogni volta riceviamo. È una bella sequenza di curve tecniche e i parametri esterni non sono facili da gestire. È una pista veloce, con una velocità media di quasi 200 km/h.
Il motore funziona a regimi medio-alti per tutto il giro e ci sono alcuni punti particolarmente esaltanti, come la curva 1 o l’ultimo settore, dove deve garantire un buon equilibrio tra reattività e fluidità. È uno dei circuiti che ci porta a lavorare gomito a gomito con i tecnici del telaio, perché ci sono delle curve cieche dove il pilota si affida alle sensazioni e deve avere la certezza che la vettura si comporterà nel modo giusto.

La collocazione della pista, in mezzo alle praterie texane, è già di per sé una sfida. Il clima è molto secco, quasi come ad Abu Dhabi e in Bahrain, e questo ha un effetto ambivalente sul motore. Da un lato, l’alto contenuto di ossigeno nell’aria favorisce la potenza. Dall’altro, però, l’aridità usura più rapidamente gli elementi meccanici. Il motore può addirittura battere in testa se non viene gestito correttamente. È un fenomeno deleterio, che consiste in una combustione anomala di aria e benzina, che sottopone i pistoni a enorme stress. Per evitarlo, si regolano con minuzia i tempi di accensione.
L’anno scorso abbiamo avuto temperature abbastanza basse, che hanno alzato sensibilmente i consumi per giro. Questo fenomeno è accentuato dalle variazioni di altitudine e dall’alternarsi di frenate e riprese nell’ultima parte. Non è un problema insormontabile, ma ci costringe a rifornire le monoposto in partenza con una quantità di carburante che è fra le maggiori dell’anno.
Nel complesso, è una competizione per noi molto allettante. Mancano solo due Gran Premi e poi l’RS27 andrà in pensione... In quest’ultima parte della stagione abbiamo battuto vari record: la 50a vittoria del motore RS27 e gli ultimi due titoli dell’era dei V8, per un totale di cinque trionfi nelle ultime otto stagioni. Siamo molto carichi e intendiamo proseguire su questa strada: siamo pronti a dare il massimo negli Stati Uniti e in Brasile per conquistare nuovi traguardi.



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