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giovedì 25 aprile 2013

Toyota presenta il prototipo ME.WE


Il prototipo TOYOTA ME.WE rappresenta l’innovativo risultato della partnership tra la Toyota European Design & Development (ED2) e Jean-Marie Massaud, il famoso designer i cui straordinari progetti di architettura e design hanno ricevuto apprezzamenti e riconoscimenti in tutto il mondo.
Per ED2, che ha sottoscritto un contratto di partnership con lo Studio Massaud, nel Luglio del 2011, si tratta di un’esclusiva collaborazione mirata alla definizione di un progetto che segna una svolta radicale rispetto alla realizzazione di un veicolo in termini di design ed ingegnerizzazione.
Per Jean-Marie Massaud, l’ambizione è quella di concentrare alcune delle principali sfide dal punto di vista umano, economico e ambientale in un moderno veicolo ‘anticrisi’.
La visione di Jean-Marie Massaud è quella di un automobilista interessato ai classici spostamenti lavorativi ma che strizza l’occhio alla mobilità personale. Di seguito le parole del designer: “Perdendo di vista la realtà, e quindi procedendo con un approccio idealizzato all’utilizzo dell’auto, questa è diventata un insieme di vincoli piuttosto che una fonte di libertà. Tutto questo mentre, al contrario, la nostra vita richiede maggiore flessibilità, semplicità e leggerezza. L’auto di oggi deve essere vista come una soluzione di trasporto personale capace di offrire maggiori stimoli”. In altre parole, gli automobilisti si trovano oggi ad affrontare un dualismo perenne: da una parte, una serie di promesse che nutrono il loro ego e status sociale mediante l’eccessiva promozione degli aspetti innovativi; dall’altra, la perenne frustrazione dovuta ai vincoli quotidiani.

Basandosi sui confronti avuti con ED2, Jean-Marie Massaud ha identificato le inconsistenze nel modo in cui i clienti apprezzano e valutano le automobili moderne, per poi stilare diverse contro misure a tali paradossi.
Egli giustappone il desiderio al piacere, lo status all’utilità, lo spazio alla capacità, la potenza all’agilità, le prestazioni alle compatibilità, la segmentazione all’adattamento, lo stress alla serenità.
Con il prototipo ME.WE, il designer ha dato vita a una soluzione realizzabile nel presente che, piuttosto che concentrarsi sull’eccessiva tecnologia rivolgendosi al concetto di ‘always more’, riesca a offrire una risposta reale ai problemi concreti della collettività.
L’obiettivo della TOYOTA ME.WE è quello di diventare la sintesi di queste sfide contrapposte. Non si tratta di reinventare l’automobile, ma di realizzare un veicolo adattabile alle personalità più disparate, che adotti un approccio più semplice, appropriato e realistico (comodità di parcheggio e massimo piacere di guida): di fatto, un’alternativa reale alle automobili dedicate esclusivamente alla ‘passione’ e alla soddisfazione dello status sociale.
Allontanandosi dai preconcetti che circondano il settore automobilistico, ED2 e Jean-Marie Massaud hanno unito le rispettive competenze per sviluppare un prototipo che rispecchiasse la ricerca di un cambiamento nel mondo della mobilità personale.
Considerando un contesto più ampio, in cui l’automobile rappresenta un insieme di vincoli piuttosto che di soddisfazioni, la TOYOTA ME.WE pone invece al centro dell’attenzione l’utente stradale, senza distinguere tra automobilisti e pedoni. Il prototipo si concentra infatti sul desiderio di libertà, di gioia, di emozioni, e sulla possibilità di viaggiare senza alcun vincolo, rivolgendosi però allo stesso tempo alla responsabilità personale degli utenti e alla necessità di promuovere la responsabilità civica da parte di tutti.
TOYOTA ME.WE incarna una visione moderna e globale dell’arte del viaggio. Complessivamente, il prototipo si afferma come parte di una considerazione più generale sul modo di adattarsi alle sfide ambientali che attualmente pesano sul futuro della mobilità personale.
Individualmente, esso accoglie le esigenze di tutti mediante l’offerta di un packaging ‘privo di extra’. La TOYOTA ME.WE, all’interno della sua ricerca di minimizzazione, prende quindi in considerazione tutti questi parametri. La realizzazione di un veicolo ‘antieccessi’ rappresenta l’antitesi dell’eccessiva escalation tecnologica, offrendo il suo realismo e le sue risposte a beneficio di tutti.
ED2 e Jean-Marie Massaud si sono posti come obiettivo quello di ottenere il massimo riducendo le risorse. Per questo, la riduzione dei vincoli è correlata all’incremento del potenziale, della qualità e del piacere di guida. La sua creatività intrinseca e il nuovo approccio all’utilizzo dei materiali riesce infatti a riconciliare i concetti di piacere e responsabilità.
La TOYOTA ME.WE è stata concepita come un veicolo elettrico i cui motori sono integrati all’interno delle ruote, proprio come avviene per la TOYOTA i-ROAD, e le cui batterie sono state inserite sotto il pianale, come per la Toyota iQ EV. Gli interni sono interamente dedicati alle esigenze dei cinque passeggeri.
L’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 e della salvaguardia delle risorse energetiche ha imposto un nuovo approccio all’architettura del veicolo che consentisse la riduzione dei pesi. A tale scopo, la TOYOTA ME.WE dispone di una struttura in alluminio rivestita di pannelli realizzati in polipropilene espanso, vale a dire un materiale leggero, resistente e, soprattutto, riciclabile.
In questo modo il peso della ME.WE si riduce a soli 750 kg, un totale che rappresenta una riduzione minima del 20% rispetto ai veicoli del segmento B dotati di scocca in acciaio. Il contenimento del peso in ordine di marcia è dovuto principalmente alla differenza nelle dimensioni tra i pannelli realizzati in polipropilene (di soli 14 kg) e quelli realizzati in acciaio.
In base alle modalità di utilizzo, il polipropilene espanso è riciclabile al 100%. Lo stesso discorso è valido per l’alluminio, mentre il bambù, utilizzato per il pianale e per le superfici orizzontali, è stato scelto sia per le qualità estetiche che per il carattere rinnovabile. La manutenzione quotidiana della ME.WE è limitatissima, si ispira al mondo della nautica ed è immediatamente percepibile osservando gli interni, partendo dal tetto fino a scendere al pianale anteriore e posteriore.
Trattandosi di un veicolo realizzato con materiali studiati per ridurre il consumo energetico in termini di CO2 ed altri agenti inquinanti, la TOYOTA ME.WE rappresenta una risposta intelligente alla mobilità sostenibile.
La semplicità del design è accompagnata dalla comodità di utilizzo. Con un motore elettrico inserito all’interno delle quattro ruote, la TOYOTA ME.WE è un veicolo capace di offrire una trazione a due oppure a quattro ruote motrici, adattandosi quindi all’utilizzo su diversi terreni.
Nonostante ciò, ME.WE è comunque molto più leggera rispetto ai moderni veicoli 4x4, che utilizzano sistemi di trazione ben più pesanti ed ingombranti.
A bordo, i passeggeri avranno sempre la priorità rispetto ai bagagli, che però possono essere sistemati sul tetto, protetti da una copertura in neoprene. Tale copertura e ripiegata nella porzione anteriore del tetto e può essere aperta quando necessario.
Inoltre, il vano bagagli posteriore può essere esteso e trasformato in una piattaforma simile a quella dei pick up.
Il divanetto posteriore è montato su delle guide e può essere ripiegato sotto i sedili anteriori o rimosso ed utilizzato ad esempio per un pic-nic sul prato.
L’attenzione al design ed alla semplicità è ulteriormente evidente dalla strumentazione di bordo, limitata ad un singolo display sopra lo sterzo, che concentra informazioni relative a velocità, carica della batteria, informazioni di viaggio ed istruzioni di navigazione (inviate via smartphone).
Lo smartphone stesso è montato sotto il display e permette agli occupanti di creare un ambiente personalizzato e di controllare direttamente la temperatura dell’abitacolo.
Il sistema di climatizzazione dispone di una pompa dell’aria a basso consumo e di sedili riscaldabili a basso assorbimento di energia.
Infine, per godere dell’esperienza di guida paragonabile a quella di una cabriolet, tanto i finestrini, quanto il parabrezza, possono essere aperti per sfruttare tutto il piacere del vento sul viso tipico di queste vetture.

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