Pagine

mercoledì 17 aprile 2013

Future Talk - Quant’è utopico il futuro? Daimler e le diverse visioni sul futuro della mobilità


Nell’ambito del Future Talk di Berlino, con il motto “il futuro ha bisogno di utopie”, gli esperti Daimler hanno dato vita ad un’intensa discussione sulle visioni del futuro con importantissimi esperti di diverse discipline. 
Tra questi Philipp Hübl, professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Stoccarda, Tobias Wallisser, fondatore della Laboratory of Visionary Architecture (LAVA) e professore di Architettura e soluzioni innovative per l’edilizia e gli spazi dell’ateneo di Stoccarda e Martina Mara di Ars Electronica Futurelab della città austriaca di Linz.
Il Professor Herbert Kohler, Responsabile Group Research and Sustainability e CEO di Daimler AG ha dichiarato: “Come parte della nostra cultura per l’innovazione vogliamo fornire impulsi ad un pensiero visionario.
Future Talk ci offre la possibilità di intrattenere un dialogo con esponenti d’avanguardia e di discutere le nostre idee anche al di fuori della nostra realtà aziendale. Siamo convinti che le innovazioni possano raggiungere i loro obiettivi solo se ispirate da una chiara visione del futuro. È quindi importante saper cogliere per tempo le tendenze e gli sviluppi della società individuando gli aspetti significativi per un’azienda automobilistica. 
Rientrano in quest’ambito argomenti quali le variazioni nel comportamento di utilizzo dei Clienti o le nuove opportunità e le sfide derivanti dal crescente collegamento in rete dei veicoli. Solo così sarà possibile sviluppare e perfezionare adeguatamente prodotti ed idee commerciali di successo.”
È di nuovo tempo di utopie
Ispirandosi al motto “non vi è futuro senza passato” Alexander Mankowsky, futurologo di Daimler AG, ed il professor Philipp Hübl hanno aperto il Future Talk di Berlino affrontando il tema “Progetti utopici del passato” e discutendo sulla necessità di visioni del futuro per lo sviluppo sociale.
“ Percepiamo nella società un malessere originato dall’assenza di obiettivi”, ha affermato Alexander Mankowsky. “È di nuovo tempo di utopie – utopie auspicabili, sostenibili.Cerchiamo sempre di conciliare il frutto delle menti dei creativi con quello che la società immagina ed auspica. Naturalmente la nostra principale competenza è la mobilità. L’autenticità, inoltre, è sempre decisiva: non vi sarebbero utopie tecniche sensate senza un ambiente sociale nel quale queste possano essere realizzate.”

Nessun commento:

Posta un commento